Gli stili birrari: classificazione e tipologie

Non esiste la birra, esistono le birre!
Questa la condivisibile frase che il noto degustatore Lorenzo “Kuaska” Dabove ama ripetere in pubblico. In effetti dietro a quel plurale c’è un messaggio importante: l’universo birra è popolato da una varietà di stili, di tipologie a dir poco sterminata, figlia di evoluzioni storiche e contaminazioni tra differenti culture. Un panorama impressionante, fatto di colori, sapori e profumi diversi, per molti italiani ancora tutto da scoprire visto che un’offerta molto standardizzata ha limitato il consumatore a una proposta banale, piccola punta di un enorme iceberg.

Questa non è birra! È la frase che potrebbe pronunciare un bevitore non navigato a cui hanno proposto uno stile particolare, come un’acida e affascinante Lambic, o un complesso barley wine magari affinato in botte che suscita il ricordo di vini fortificati. La varietà pressoché sterminata può anche spaventare a chi, ignaro, si addentra per la prima volta nel “nuovo mondo” birrario.

Le tre grandi famiglie birrarie

Una classificazione, purché difficile, appare necessaria per fare ordine e fornire una bussola al cacciatore di birre. Una prima grande suddivisione viene comunemente effettuata a seconda del tipo di lievito utilizzato, distinguendo tra birre ad alta fermentazione, le Ale, come le tradizionali anglosassoni o belghe, e le birre a bassa fermentazione, le Lager, dove trovano posto, tra le altre, birre tedesche famose come pils o le ambrate bock. Non bisogna dimenticare una terza macro categoria, meno nota al bevitore medio, delle birre a fermentazione spontanea, come lo straordinario Lambic belga, prodotto grazie all’azione dei lieviti presenti nell’aria che aggrediscono gli zuccheri del mosto lasciato riposare in vasche aperte. Ad essere precisi dobbiamo aggiungere due categorie a questa nomenclatura: la fermentazione ibrida, che vede birre fermentate con lieviti canonici fatti lavorare in maniera inusuale, e la fermentazione mista, dove troviamo birre realizzate con impiego di lieviti convenzionali affiancati da lieviti selvaggi e/o batteri.

Gli stili birrari