La birra italiana
Nonostante siano passati duemila anni da quando lo storico romano Tacito chiamava la bevanda dei galli “vinus corruptus”, in Italia permane una certa riluttanza ad attribuire alla birra la stessa dignità riconosciuta al vino. Sicuramente a ridurre il numero degli enofili scettici ha contribuito, negli ultimi anni, la diffusione di prodotti di qualità e soprattutto un’alfabetizzazione birraria senza precedenti. Il periodo tra la fine degli anni 90 ad oggi può, a ragion veduta, esser definito il “secolo breve” della birra, tanto è denso di cambiamenti, come l’exploit della birra artigianale, la nascita di eventi e appuntamenti dedicati, l’attenzione dei media e dei gestori di locali e ristoranti nei confronti di un prodotto di qualità.
Di seguito una serie di articoli dedicati a chi volesse saperne di più sulla storia di malti e luppoli nel nostro Paese: