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Hilde del birrificio Extraomnes

E fu così il più belga tra i birrifici italiani se ne uscì, nel 2020, dopo 10 anni di proficua attività lungo i territori delle esterificazioni, con una bassa fermentazione, cimentandosi, anche nell’esecuzione di una capriola tipologica che tenta di centrare lo spirito delle tedesche Keller. Parliamo di Extraomnes (Marnate, Varese) e della sua Hilde: un omaggio alla Germania fin dal nome, diminutivo affettuoso riferito a Santa Ildegarda di Bingen, accreditata, tra numerosi altri meriti, di aver contribuito al radicamento dell’uso del luppolo nelle pratiche di brassaggio. 

Luppolo che anche in questa bevuta – introdotta da un colore paglierino carico, da un aspetto omogeneamente velato e da una ricca corona di schiuma bianca – fa sentire le proprie virtù, affiancando a un naso da cereale fresco e panificato chiaro (reso rustico al punto giusto grazie a venature cruscacee e affienate), anche nitide note erbacee, floreali (camomilla, lino, tiglio) e minerali. Specularmente è sempre il luppolo a stabilire, in assaggio, le linee di condotta di un palato agile (leggero il corpo, vivace la carbonazione), al cui avvio morbido fa seguito una progressione asciutta, culminante in un finale di consapevole pulizia amaricante. Un ibrido ben eseguito che si colloca tra un’Italian pilsner e una keller. Sorsata benedetta!

Hilde del birrificio Extraomnes

Nazione: Italia
Stile: Keller pils
Fermentazione: bassa
Colore: paglierino
Gradi alcolici: 5.1% vol.
Temperatura di servizio: 7-9 °C
Bicchiere consigliato: biconico