Hall of Fame. Capitolo XIX. Aventinus Weizenbock
Ancora una volta la dinastia tedesca Schneider merita l’iscrizione nella nostra Hall of Fame birraria. Perché se scontata – o quantomeno doverosa – è stata la sua consacrazione in questa speciale galleria, relativamente all’area stilistica generale delle Weissbier, altrettanto lo è in ordine a una delle specifiche tipologie componenti la rigogliosa famiglia delle birre di grano, quella che reca la denominazione di Weizenbock. Un genere che ha la propria capostipite proprio in un’etichetta firmata Schneider ovvero la Aventinus, fatta esordire oltre un secolo fa, esattamente nel 1907.
L’operazione di lancio di questo prodotto, tra l’altro, ebbe una gestazione progettuale precisa, mirando a rappresentare la risposta in alta fermentazione e su base frumento al successo crescente di una bassa fermentazione in puro malto, quella Doppelbock i cui albori abbiamo già documentato nel post dedicato alla matriarca Salvator. Frutto dell’intuizione di Mathilde Schneider, la Weizenbock primigenia – prodotta con la tecnica della rifermentazione post-confezionamento – è dedicata allo storico tedesco Johannes Turmair (1477–1534), detto appunto Aventinus, considerato il fondatore della moderna storiografia riguardante la regione con capitale Monaco.
Tornando alla categoria stilistica cui la Aventinus ha dato vita, una classificazione più puntuale la vuole articolata in tre segmenti, individuati (sul calco dei profili corrispondenti in ambito Lager) in funzione della gradazione alcolica: le Weizenbock propriamente, le Weizendoppelbock e le Weizeneisbock.