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Duchessic, un amore al primo sorso

Immaginate la classica atmosfera da primo appuntamento.
Da una parte lui, rude vallone dal carattere spigoloso e marcatamente acido.
Dall’altra lei, ragazza laziale dalle morbide forme, frizzante e passionale.
Il risultato? Un amore al primo sorso…

Così, in maniera scherzosa ma veritiera, viene descritta l’ultima nata in casa Birra del Borgo. Leonardo di Vincenzo ha suggellato il suo amore per la fermentazione spontanea realizzando una birra con la collaborazione di uno dei birrifici più leggendari: la Brasserie Cantillon di Bruxelles. Cantillon, per chi non lo conoscesse, è uno tra i più rinomati produttori di vero lambic, ovvero birra che fermenta grazie a lieviti presenti nell’aria in barrique che hanno ospitato i vini di borgogna oppure in botti di sherry o porto. Il risultato è un prodotto unico, che si ama o si odia, caratterizzato da profumi estremi e da una spiccata acidità.

“Tutto ha avuto inizio lo scorso novembre – ci racconta Leonardo – quando proposi a Jean Van Roy, mastro birraio e titolare della brasserie, di fare un blend fra una delle mie birre, la Duchessa, e il suo lambic. L’idea gli è piaciuta subito e così non ci è rimasto che scendere in cantina e selezionare tra le diverse botti presenti il miglior lambic invecchiato un anno da far sposare con la mia Duchessa”. Da questo incontro fatale nasce la Duchessic, dove alla Duchessa, birra al farro, morbida ed elegante, viene aggiunto un 18% di lambic. Il risultato è un intrigante fusione tra le note estreme di quest’ultimo e la delicatezza, unita a sentori fruttati, della Duchessa. Una birra che sicuramente tra giovamento dal passare del tempo”

Queste le impressioni di Alberto Laschi:
Quando due bravi(ssimi) mastri birrai si incontrano e decidono di provare a unire, mescolandole, le proprie competenze produttive e la propria fantasia non possono dar vita ad altro che a prodotti destinati a farsi ricordare. Come questa Duchessic, un prodotto, si spera, destinato a durare nel tempo, senza limitarsi al solo sfizio produttivo una tantum. I due protagonisti in questione sono Leonardo di Vincenzo, nume tutelare del Birrificio del Borgo, e Jean van Roy, mastro birraio di Cantillon (basta il nome). L’idea? Fare un blend fra due prodotti: il lambic di Cantillon (non c’è bisogno di commenti) invecchiato di un anno e la delicata Duchessa, brassata con il farro del parco regionale della Duchessa (appunto). Le percentuali? 18% di lambic e 82% di Duchessa. Il risultato? Decisamente ottimo: nella Duchessic il lambic, di suo un po’ ostico, riesce ad integrarsi in maniera ammirevole con la delicatezza intrinseca della Duchessa, esaltandone la parte fruttata. Il colore è aranciato, sembra una Duchessa leggermente più opalescente, la schiuma fine e relativamente persistente, il naso ricco, floreale, con una corsa finale relativamente pepata e astringente. Il corpo è perfettamente equilibrato e splendidamente beverino, decisamente watery (e vuol essere un complimento, quindi integro il giudizio con un “dangerous drinkable”): frizzantezza delicata e avvolgente, palato inizialmente citrico, con una corsa finale secca ma non asciutta, pulita e fresca. Lascia un ricordo di frutta fresca, piacevole e rinfrescante, con le note acidule che le imprimono il carattere finale, decisamente intrigante.


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