Dizionario della birra: T
Tank
Termine inglese con il quale si definisce un recipiente di elevate di dimensioni utilizzato con varie funzioni: dalla fermentazione del mosto al semplice deposito (di acqua ad esempio).
Tino
Termine applicato alla designazione di varie attrezzature costituenti un impianto di produzione della birra: tino di ammostamento (vedi) o di miscela (vedi); tino filtro per la filtrazione finale del mosto e la sua separazione dalle trebbie (vedi), tino di fermentazione (vedi).
Tipologia birraria (o stile birrario)
Una delle categorie in cui si classifica una birra in ordine a fattori riguardanti la tradizione, la scelta delle materie prime e delle tecniche di brassaggio, nonché le sue caratterizzazioni sensoriali. Da un certo punto di vista, la nozione di tipologia (o stile) può essere definita come una sorta di “disciplinare consuetudinario”. L’appartenenza a uno stile, per una birra, significa infatti l’essere stata preparata secondo una sequenza di operazioni che – attenendosi a un protocollo produttivo più o meno preciso atto a stabilire gli ingredienti da impiegare e il modo di utilizzarli (quanti e quali malti e luppoli, quel lievito e così via) – si rivela funzionale a conseguire un’altrettanto più o meno precisa fisionomia organolettica: colore, aromi, gusto, corpo e così via.
Trappiste (Birre)
Così si qualificano le birre di alta fermentazione di “ascendenza o ispirazione monastica”, prodotte secondo il rispetto di alcune prescrizioni riguardanti (prima ancora che la modalità di lavorazione e le ricette) l’organizzazione e le finalità economiche dell’attività. In particolare, si fregiano del logo esagonale di “Authentic Trappist Product”, le birre brassate all’interno di un monastero appartenente all’Ordine Cistercense della Stretta Osservanza (detto anche Trappista), sotto il controllo degli stessi monaci; i quali monaci sono tenuti a destinare i proventi delle vendite al sostentamento della loro comunità e alle opere di beneficenza. I birrifici trappisti sono, nel mondo, soltanto nove: Rochefort, Chimay, Orval, Westmalle, Westvleteren in Belgio; Zundert e Koningshoeven (gamma La Trappe) in Olanda; le Tre Fontane a Roma e Mount Saint Bernard in Inghilterra. Quanto ai profili sensoriali, le modalità di elaborazione delle Trappiste si attengono a ingredienti e ai protocolli (lieviti, malti, aggiunta di zucchero candito…) tipici di della tradizione monastica; protocolli da cui derivano risultati utilmente classificabili nelle sottotipologie Dubbel (vedi), Tripel (vedi) e Quadrupel (vedi).
Trebbie
Termine con cui ci si riferisce alle scorze residue del cereale (le cuticole costituite principalmente da cellulosa), che, al termine del processo di ammostamento, precipitano sul fondo del tino.
Tripel
Sottotipologia di appartenenza belga e ad alta fermentazione, applicata ai prodotti facenti capo alle categorie Trappista e Abbaziale. Si tratta di birre decisamente alcoliche (la gradazione va dal 7,5% al 9.5% in volume); che presentano vividi colori dorati; che esprimono profumi fruttati (arancia, banana) e speziati (pepate e anche fenoliche), maltati (panificato dolce a breve cottura, miele) e luppolati (fiori); che infine temperano, al palato, il loro calore alcolico con un finale secco, amaricante, e con una vivace carbonazione, che ne rendono la bevuta pericolosamente disinvolta.