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Bock: e se il caprone fosse una capretta (vera)?

birre-BockTempo di grande fervore, sul fronte delle indagini in materia di “storie e leggende attorno alla birra”, da parte di cultori, ricercatori e appassionati. In tal senso abbiamo già riportato un intervento critico di Martin Cornell a proposito della ricostruzione corrente sull’origine delle India Pale Ale; stavolta tocca a un altro mito essere messo in discussione: dall’Inghilterra saltiamo idealmente in Germania, dove il beer-writer Ron Pattinson ha scovato una versione alternativa circa i fatti in virtù dei quali le “Bock” potrebbero essere state battezzate tali. Andiamo con ordine. Il racconto più diffusamente riportato vuole che questa tipologia brassicola sia nata nell’area della cittadina di Einbeck (Bassa Sassonia) e per questo sia divenuta popolare con la denominazione di “Einbeck Bier”; salvo poi – complice forse la pronuncia non ortodossa da parte dei consumatori bavaresi (regione nella quale questo stile avrebbe conosciuto un forte successo) – essersi trasformata in “Ein Bock Bier”, sfruttando l’immagine del caprone (bock, appunto), come leva evocativa della gradazione alcolica. Ebbene, Pattinson porta a conoscenza dell’esistenza di una diversa ipotesi: quantomeno curiosa e affascinante, se non necessariamente meritevole di maggiore credibilità. Le cose potrebbero essere andate così.

Preoccupato dello stato di debolezza del suo figlioletto, il duca di Baviera si sarebbe rivolto a un vecchio montanaro, il quale avrebbe preparato, per tonificare il piccolo, una birra alcolica con erbe amare delle sue cime. Ora, il paggio di corte incaricato di accompagnare il bambino dall’anziano “cerusico” si sarebbe ingolosito al profumo di quel “rimedio” e, assaggiatolo con ingordigia, ne sarebbe stato “steso”, rovinando a terra. Imbarazzato, si sarebbe giustificato addossando la colpa a una cornata ricevuta, alle spalle, da parte alla capretta che il ragazzino aveva portato con sé; ma il montanaro, non convinto della scusa, gli avrebbe detto, maneggiando il boccale vuoto, qualcosa del tipo: “Sì, vabbe’… E’ stata questa capra qui”. Al che il bambino sarebbe scoppiato a ridere, avrebbe chiesto di provare lui stesso quella bevanda tanto potente e, facendolo poi quotidianamente, ne avrebbe ricavato da lì in avanti allegria e forze, tanto da guarire completamente nel corso dei giorni seguenti. Ovvia la riconoscenza del Duca, il quale, offrendo una ricompensa per la cura miracolosa, si sarebbe sentito rispondere dal vecchio che sarebbe stato soddisfatto semplicemente se la corte si fosse impegnata a produrre stabilmente quella birra, destinandone a ciascun suddito una quantità sufficiente a stare in salute, ma non a essere… messo al tappeto.

jj