Blade Runner in salsa birraria: la disfida delle homebrewing machine
Il futuro della birra fatta in casa? E’ iniziato e non ce ne siamo neanche accorti, e non è detto che sia proprio così naif. Neanche il tempo di riportare la recente notizia della discesa in campo di un dispositivo per l’homebrewing automatizzato, che già ci si ritrova a dar conto dell’avvento di un’apparecchiatura rivale: e tra il primo (il cui nome è Brewbot) e la seconda (denominata Zymatic Machine), in men che non si dica, sono già scintille.
Intanto ci si limita a registrare le differenze tra le due tecnologie, entrambe made in Usa. Rimandando, per il Brewbot al post ad esso dedicato, riassumiamo qui le caratteristiche della Zymatic (qui a sinistra). Brevettata da PicoBrew, ha le fattezze di un forno di piccole dimensioni ed è dotata di un vano di alloggio per i cereali capace di contenerne circa 4 chili; funziona connettendosi – via wi-fi o rete cablata – alla piattaforma della stessa azienda produttrice e aggiungendo gli ingredienti seguendo le indicazioni; quanto al costo, si può preordinare a una cifra che parte da circa 1.500 euro.
Rimaniamo, curiosi, in attesa di ulteriori dettagli per capire se si tratti di un’innovazione dai risultati oggettivamente interessanti.