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Xyauyù Kioke del birrificio Baladin

Dalla sempre indaffarata fucina Baladin un’ulteriore epifania nella lunga serie di (comunque sempre diverse) manifestazioni della primigenia Xyauyù: si chiama Kioke, nome di chiara evocazione orientale, che infatti corrisponde a quello delle botti di cipresso nelle quali (antica tradizione giapponese, oggi a rischio d’estinzione) si lascia fermentare la soia, per farne salsa.

Nella fattispecie, il legno (prodotto sull’isola  di Shodo) è nuovo, intonso: le cui fibre, accogliendo in affinamento (totalmente aperto) il barleywine della casa cuneese (già maturato per 18 mesi e più), trasferisce alla sua massa liquida le preziosi cessioni resinose garantite dal fusto stesso. Il risultato? Un nettare dal colore ambrato antico, limpido, privo di schiuma (e di carbonazione); il cui arco olfattivo si flette con vigoroso turgore, rivelandosi in partenza liquoroso (sherry, fichi e datteri disidratati, uva passa, arancia candita, amaretto, caramello e frutta secca, calotta di dolce da forno), per poi – dopo essersi concesso uno scherzo di acetico – puntare dritto a uno zenit di marca boschivo-balsamica (cipresso, ovviamente, ma anche abete) e di potente energia dilatativa. Tutto ciò prelude a un sorseggio altrettanto intenso e prezioso: dolce in imbocco (chiaro, nelle florealità e nelle speziature il richiamo alla dimensione dei distillati), poi via via più affusolato, fino al taglio conclusivo, di vibrante calore (14 gradi alcolici) e di trascinante ventilazione pinosa. Estrosa.

Xyauyù Kioke del birrificio Baladin

Nazione: Italia
Fermentazione: alta
Stile: Barleywine
Colore: ambrato
Gradi alcolici: 14% vol.
Bicchiere: balloon
Servizio: 13-15 °C