Chimay 150: l’ultima nata del birrificio trappista
Si allarga in modo stabile la famiglia delle birre trappiste di Nostra Signora di Scourmont. La novità si chiama Chimay 150; e sul portone dell’abbazia belga (nei pressi di Forges, provincia dello Hainaut) spicca un fiocco di colore verde: verde come l’etichetta dell’ultima arrivata, una Belgian Golden Strong Ale da 10 gradi, che va ad allargare lo spettro cromatico della casa, già forte delle tonalità del bianco (con la Triple), del rosso (con la Brune), del blu (con la Grande Réserve) e del dorato (con la Dorée).
In pista dal 1° giugno, la Chimay 150 celebra quella che in realtà non è una nascita, ma un inserimento permanente tra i ranghi della scuderia vallona. Brassata infatti nel 2012, in occasione dei primi 150 anni (da cui il suo battesimo) dell’impianto produttivo monastico, è stata inizialmente concepita come edizione limitata (in appena 150.000 bottiglie); ma la pressione esercitata dalla forte richiesta del mercato ha indotto la comunità religiosa raccolta nelle vicinanze della sorgente del fiume Oise a inserirla nel proprio assortimento come referenza fissa. Di colore dorato chiaro (lievemente velata la trama ottica e rigoglioso il copricapo di schiuma bianca), la verde presenta un naso fruttato, floreale, agrumato (bergamotto), balsamico (eucalipto), nonché speziato (chiodi di garofano, zenzero): un timbro, quest’ultimo, frutto anche dell’aggiunta di un ingrediente mantenuto sotto riserbo; mentre il palato, caldo e filante insieme, si chiude con un tagli amaricante al quale concorrono gettate, in luppolatura, di Saaz e Hallertau Mittelfrüh.