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Westvleteren: addio vecchio look? L’UE impone l’etichetta obbligatoria

Birre dell’abbazia di Westvleteren: un nome, un mito. Che tutti – almeno tra i passionisti del settore – conoscono: con le sue, quasi leggendarie, peculiarità, compresa la mancanza dell’etichetta applicata sul fianco della bottiglia. La quale, in base a una disposizione risalente al 1945, si vuole appunto “nuda”, e tenuta perciò a utilizzare la sola superficie del tappo a corona per riportare grado alcolico e altre indicazioni prescritte dalla legge. Ebbene, questo look (asceticamente disadorno) potrebbe avere i giorni contati, secondo quanto dovrebbe prevedere, in tema di confezionamento, la nuova normativa Ue in procinto di diventare vigente dal gennaio 2015.

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Il punto sta proprio nella quantità delle informazioni obbligatorie: troppe, quelle stabilite dalla disciplina “in cantiere”, per trovare spazio sui tappi: e a quel punto l’etichetta sarà inevitabilmente necessaria. Un addio ineluttabile, allora, alla “veste” storica? Forse non del tutto. Se infatti le nuove direttive si applicheranno sicuramente alle bottiglie vendute all’esterno dell’abbazia, indiscrezioni lasciano ipotizzare che una deroga possa essere concessa a quelle, invece, acquistabili direttamente al monastero.

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