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Violent Shared del birrificio Opperbacco

Ci sono birre nel realizzare le quali la mano dell’autore è stata talmente sensibile da rendere il prodotto “non eccessivo”, magari anche quando l’intento iniziale era quello di provocare.

Ecco, se parole del genere possono essere spese per qualche etichetta nostrana, sicuramente in questo novero rientra la Violent Shared firmata in Abruzzo dalle officine Opperbacco a Notaresco, in provincia di Teramo. Coerentemente con il proprio nome, questa Session Ipa elaborata con frutta, mette insieme basso grado alcolico (molto basso: siamo sui 4,1 in volume) e contenuti amaricanti in dosi da cavallo. Ebbene il risultato, che pure potrebbe finire per essere uno sbilanciamento da antologia, è invece imperniato attorno a una corporatura elastica, che dà come l’impressione di incurvarsi e arcuarsi e inarcarsi, trovando un mirabile equilibrio dinamico in cui la bitterness rimane sempre il valore portante.

Dorata e ben provvista di schiuma, quella che doveva essere chiamata Violent Shade, ma che per errore la violenza divenne “condivisa” (Shared), affida le proprie bellicosità a un arsenale agrumato che vede usare, in sala cottura, non solo una profusione di luppoli a dominante citrica (chinook, citra, mosaic, cascade.), ma anche pompelmi e limoni direttamente aggiunti.

Ne consegue un naso ficcante di pepe e di scorze (le tematiche sono quelle appena elencate, più, forse, suggestioni di arancia); e tuttavia accompagnato anche da polposità più rotonde: banana, ananas; e ancora da vegetalità balsamiche (rosmarino, mirto). Idem, la bocca cigola sotto il peso delle 70 Ibu, ma non cede, non si schianta: e alla fine regala una beva estiva, anticanicolare, estrema ma godibile.

Violent Shared del birrificio Opperbacco

Fermentazione: Alta
Stile: Session Ipa
Colore: Dorato
Gradi alcolici: 4,1 %
Bicchiere: Pinta
Temperatura di servizio: 6-8 °C