Dal web alla realtà, ecco la birra di Google!
Urkontinent, la prima birra-feedback. Protagonisti di questo progetto Dogfish Head (birrificio “iperattivo” di questi tempi) e Google. Il progetto ha coinvolto un gruppo di appassionati di birra artigianale all’interno di Google sparsi in tutto il mondo che si sono “divertiti” a tracciare il profilo della birra “perfetta”, o meglio della birra che più avrebbe rispecchiato i desideri degli appassionati birrofili. Centinaia sono state le risposte, un robustissimo e variegato feedback, raffinato in un secondo step da un gruppo molto più ristretto di collaboratori di Google che ha lavorato gomito a gomito con le teste pensanti di Dogfish. In pratica un vero e proprio processo di ”filtrazione” del concetto di birra ideale che ha dato origine ad una dubbel belga di 8,1 gradi alcolici speziata in maniera molto particolare.
Per produrre questa birra si parte con malti Pilsner, Monaco e Chocolate e sciroppo scuro del Belgio. Poi si aggiungono ingredienti unici provenienti da tutto il mondo: semi di mimosa dall'Australia, amaranto tostato dal Sud America, rooibos verde (è una pianta appartenente alla famiglia delle leguminose, le cui foglie sono usate per preparare un'infusione chiamata rooibos o anche tè rosso africano) dall’Africa, Myrica Gale dall'Europa e miele dalla California. Il tutto per una birra ad edizione limitata, disponibile (per ora) al brewpub di Dogfish e dal nome significativo: UrKontinent, il super continente originario, che precede anche Pangea. La birra di tutti, si potrebbe dire.
di Alberto Laschi