Ciao Tom, per me sei il bevitore di birra più gentile del mondo! Il tuo cognome è tipicamente italiano, hai ancora parenti che vivono nel nostro Paese?
In effetti sì.. stanno a Maenza, un centinaio di chilometri a sud di Roma.
Ho iniziato a degustare birra quando lavoravo in Germania, e successivamente quando vivevo nella California del Nord. Poi ho cominciato a produrla artigianalmente una volta trasferito nel New Mexico.
Stati sopravvalutati? Forse la Germania, visto che i grandi birrifici adesso si concentrano sul profitto, la distribuzione e il marketing. Di sicuro l’Inghilterra e gli Stati Uniti hanno problemi simili. Fra quelli sottovalutati direi la Finlandia, dove c’è qualche birrificio artigianale che sta facendo un bel lavoro anche se che non è riconosciuto come tale. Sicuramente anche l’Italia adesso ha dei grandi produttori artigianali che stanno facendo ale gustose, mentre i grossi produttori di lager continuano a spendere i loro soldi nel marketing.
Diventando Beerdrinker dell’anno ho ricevuto molta attenzione da parte dei media ed un largo riconoscimento tra gli altri bevitori di birra. Ciò ha portato molte persone che non conoscevo ad iniziare un dialogo con me, permettendomi di incontrare molti nuovi amici in altri paesi. Dal momento della vittoria ho in effetti provato il piacere di essere intervistato da molti media, riuscendo a diffondere la cultura della birra artigianale ad un vasto pubblico.
Questo prestigioso riconoscimento ha cambiato qualcosa nella tua vita?
Mi ha consentito di diventare giudice alla competizione annuale Beerdrinker of the Year a Denver. Una cosa che mi permette di rinnovare le amicizie con i colleghi giudici e di conoscere i concorrenti più meritevoli che cercano di conquistarsi il titolo.
Conosci Matt Venzke, Beerdrinker nel 2008?
Ho incontrato Matt Venzke per la prima volta alla competizione del 2008 a Denver. Dalle nostre conversazioni ho scoperto che ha vissuto ad Albuquerque, ed è lì che ha conosciuto sua moglie, al Bavarian Lager Cellar brewpub. Era il mio pub preferito quando vivevo ad Albuquerque e frequentavo l’ Università.
Le birre artigianali statunitensi stanno diventando sempre più conosciute ed apprezzate in Italia. Quali sono i produttori e le birre che consigli ai nostri lettori?
Consiglio le birre prodotte da Tomme Arthur, che hanno ricevuto molti riconoscimenti e si sono guadagnate una fama che va ben oltre la California del Sud. Ci sono poi molti altri produttori “sconosciuti”. Ecco perché suggerisco alla gente di visitare gli Stati Uniti e provare le birre dei molti piccoli brewpub e dei microbirrifici regionali.
In Italia avrai ovviamente visitato più volte diversi pubs e brewpubs. Quali ti sono piaciuti e quale birra italiana hai apprezzato di più?
Mi gusto sempre con piacere le birre del Birrificio Lambrate. Talvolta lo stile è ambizioso, ma sempre ben fatto. In Italia mi piace anche assaggiare le ricche e maltose birre prodotte dagli audaci birrai artigianali. Non vedo l’ora di tornare in Italia e, come sempre, ascoltare le dritte di Kuaska per trovare birre speciali e posti atrettanto speciali dove assaggiarle.
Grazie Tom, ci vediamo presto a Montreal al grande evento del Mondial de la Bière.
Sarò ben felice di portare in giro qualunque lettore che verrà a visitare il Sudovest dell’America, per bere qualche birra insieme.. Salute!
Ho saputo di alcuni birrifici americani che fanno veramente ottima birra. Alcune le ho tenute nel mio locale.
Complimenti per la continua ricerca nel campo delle birre artigianali e la competenza dimostrata.
Ciao! Continua così