Tessaiga del birrificio Hammer
Ormai in casa Hammer Matteo Palmisano ha raccolto l’impegnativo testimone da Marco Valeriani dimostrando di essere assolutamente all’altezza: un biennio abbondante di affiancamento al due volte Birraio dell’Anno e una precedente esperienza presso il birrificio Elav hanno infatti forgiato a dovere le competenze del bravo Matteo. La Tessaiga nasce dalla Workpiece Imperial IPA e prende il suo nome dalla spada magica di un manga: scelta concettualmente azzeccata perché la birra è una sciabolata di freschezza malgrado il suo elevato tenore alcolico (9% vol.).
Dorata carica, solo leggermente opalescente, è sormontata da un abbondante e durevole schiuma candida e fine mentre il bouquet è un ben miscelato cocktail di ciò che si richiede a una versione moderna dello stile: gli echi tropicali, con il guava in primissima fila, non si siedono su un’opulenza da concentrato di frutta ma, al contrario, si tendono verso una cascata di freschezza connotata sia dagli agrumi, bergamotto soprattutto, che da pennellate resinose. Il sorso è agile e appagante, un tuffo nei medesimi sentori rinfrescanti ravvisati all’olfatto che si chiude con un amaro agrumato dai guanti di velluto, senza alcuna ruvidità boccale né traccia del grado alcolico, diabolicamente nascosto.
Tessaiga del birrificio Hammer
Nazione: Italia
Fermentazione: Alta
Stile: Imperial IPA
Colore: dorato
Gradi alcolici: 9% vol.
Bicchiere: pinta americana
Servizio: 6-8 °C