Stoner del birrificio Bruton
Evolutasi, come tutte le etichette sorelle di casa Bruton, lungo un arco di tempo nel corso del quale davvero si ha la sensazione che neanche un giorno sia andato perso, la Stoner giunge oggi a esibire un grado di consapevolezza e di maturità altamente invidiabili. Perché è robusta senza pesantezze; energica senza arroganze; incisiva senza aggressività e ambiziosa senza esibizionismi o presunzioni di sorta. Semplicemente, colpisce al cuore e lascia il segno.
Di architettura profondamente belga, si avvale di una speziaura affilante (coriandolo e buccia d’arancia amara), oltre che di un pizzico di segale (con la sua piccantezza) al fini di dare alatura a una costruzione dotata indubbiamente di spessore. Missione riuscita, in pieno. Il colore è un aranciato velato, con tentazioni che indulgono a pallori albicocca, la schiuma è abbondante sebbene non rumorosa, grazie a tessiture fini che ne garantiscono un dissipamento graduale. Bello, già per l’ampiezza, l’arco olfattivo, nel quale la polposità dei temi fruttati (banana, nettarina, pesca) e la solidità di quelli malati (caramello e miele chiari) trova un attore equilibrante nella freschezza delle aromatizzazioni agrumanti di cui si è deto. La corsa gustativa, degno compimento dei presupposti concettuali su quali ci siamo trattenuti, svolge in modo armonico lo spartito dell’alleanza tra un imbocco di tendenza abboccata (con giudizio, peraltro) e un finale più snello, diretto a esiti di legante asciuttezza. Gradi alcolici 7.5, non pervenuti o quasi.
Stoner del birrificio Bruton
Fermentazione: Alta
Stile: Belgian Strong Golden Ale
Colore: Dorato
Gradi: 7.5%
Bicchiere: Balloon
Servizio: 10-12 °C