Spud del birrificio Jungle Juice

 

Da passionista degli odorosi coni, Jungle Juice, marchio romano peraltro eclettico nelle espressioni stilistiche, non poteva certo esimersi dall’avere in gamma una Imperial Ipa. E così ecco qua la Spud, dichiarata dallo stesso produttore come la più estrema della propria scuderia, costruita sulla base di un grist bill comprendente malti (Pale, Pils, CaraPils) e fiocchi d’orzo, si affida, nella tessitura delle proprie parti aeree, alla neutralità di un lievito statunitense e alle personalità sensoriali (al contrario esuberanti) di un mix di luppoli includente tre varietà esse stesse made in Usa, quali Equinox, Citra e Chinook.

Alla prova dell’assaggio – una volta apprezzato il caldo colore dorato, di aspetto pulito e di buona dotazione in schiuma (coesa, durevole) – il naso si presenta fresco e variegato: con note fruttate (pesca, uva spina), floreali (tiglio), balsamico (resine boschive), agrumate (lime, pompelmo). È il preambolo a una bevuta appagante, dove la struttura palatale, flessuosa e di fiera termicità (8.2 i gradi alcolici), si avvale di un ricercato equilibrio nel passaggio dalle abboccature iniziali al decollo della parabola amaricante, la cui ascesa trionfa in un finale sostanzioso ma mai stucchevole. Ordigno luppolato.

Spud del birrificio Jungle Juice

 

Nazione: Italia
Fermentazione: alta
Stile:  Imperial Ipa
Colore: dorato
Gradi alcolici: 8.2% vol.
Bicchiere: pinta
Servizio:  8-10 °C