Spaghetti con le canocchie e Blond Ale
Canocchie, pannocchie, cicale di mare: chiamatele come preferite, rimarranno sempre e comunque una bontà da valorizzare in cucina. In questa ricetta si legano a un classico come gli spaghetti, mentre nel bicchiere, a far degna compagnia, ci sarà una belga blond ale. Cucinate a dovere il piatto e il connubio farà partire la ola tra i vostri invitati. Partiamo dunque con qualche consiglio prima sulla ricetta e poi passiamo a motivare la scelta della birra.
La ricetta
Come tutti i piatti di mare la freschezza della materia prima è d’obbligo. Quindi andate nella vostra pescheria di fiducia e procuratevi le canocchie: a volte si ha la fortuna di trovarle ancora vive, ma comunque l’aspetto deve essere invitante e la puntuta corazza deve avere un colore brillante con riflessi rosati. Una caratteristica peculiare è quella delle macchie ovali violacee poste sulla coda che simili a occhi tentano di ingannare il predatore e attrarlo laddove l’esoscheletro è maggiormente resistente. Questi crostacei si trovano durante tutto l’anno ma il periodo migliore, gastronomicamente parlando, è a fine inverno (gennaio-febbraio) quando la stagione dell’amore è alle porte e la carne è più abbondante. A volte all’interno si può trovare il corallo, come vengono chiamate le uova: niente paura, se vi piace un gusto più intenso e saporito potete tranquillamente lasciarlo in padella.
Per uno spaghetto abbondante per due persone, diciamo 250 grammi di pasta, occorrono 8 canocchie circa. Per facilitare la vita dei vostri ospiti e creare una maggiore cremosità nel piatto dobbiamo separare la polpa. Quindi prendete le forbici e tagliate la testa e la coda e poi procedete lungo i lati del carapace dove ci sono le zampe, a destra e a sinistra, così da poter sollevare la parte della pancia e recuperare la carne. Lasciatevi una canocchia a persona intera per decorazione, tagliando però le parti pungenti e incidendo il centro della pancia così che possa essere mangiata senza pericoli dai commensali. Se invece pensate di mettere in difficoltà qualcuno o semplicemente volete rendere la vita più facile a chi mangia, spolpate tutto.
A questo punto prendete una padella abbastanza capiente da poter saltare la pasta successivamente, mettete dell’olio con dell’aglio tagliato grossolanamente così che possiate successivamente levarlo, e scaldatelo. Poco dopo aggiungete qualche pomodorino ciliegino tagliato in quattro, un pizzico di sale e fate andare per 5-7 minuti. Adesso è il momento delle canocchie, versate sia la carne sgusciata che la versione intera: girate a fiamma medio-vivace e spengete dopo 2-3 minuti. Intanto preparatevi un trito di prezzemolo con un poco di basilico. Lessate lo spaghetto e quando è ancora piuttosto al dente toglietelo lasciando da parte un poco di acqua della pasta per mantecare. Togliete l’aglio e saltate gli spaghetti. Quando siete in dirittura di arrivo aggiungete il prezzemolo, olio EVO di qualità quanto basta e servite.
Nel bicchiere
Il piatto si presenta gustativamente ben equilibrato con la dolcezza e la sapidità della canocchia, la gradevole acidità del pomodoro, la tendenza morbida della pasta, la leggera sensazione amarognola dell’olio. A livello aromatico dominano i profumi del mare del crostaceo fresco, uniti ad un tocco rinfrescante dato dal trito di erbe aggiunte. Nel bicchiere dobbiamo ricercare una bevuta profumata e gradevole, dal naso speziato con accenni fruttati, meglio se si tocca anche il territorio dell’agrumato. Una birra dalla buona carbonazione e dal grado alcolico medio, capace di detergere eventuali lasciti di untuosità. Caratteristiche ben riconoscibili nei tratti di una belga blond ale, da scegliere tra versioni dove il fruttato degli esteri non monopolizza il naso, dove il bouquet risulta ampio e le sensazioni fragranti, meglio se dotate di una leggera luppolatura in aroma. La dolcezza della birra si unirà così alla sapidità del piatto senza però soffocarlo, mentre il comparto aromatico arricchirà l’esperienza all’assaggio.