Sophia del birrificio La Buttiga
Una Dry Stout che, sì, lo è, dry: ma che declina i requisiti fondamentali del sottostile di professata appartenenza secondo una visione soffice della propria collocazione tipologica. Sophia è il suo nome di battesimo; e La Buttiga (Piacenza, località Montale) il suo marchio di fabbrica: una pinta scura da proporre a chi non ama (o fino a quel punto ha creduto di non amare) il genere scuro.
In mescita la massa liquida si presenta dotata di un’estetica da testo didattico: color ebano, trama cromatica impenetrabile, fitta e compatta schiuma nocciola; e ugualmente in rigoroso allineamento coi dettami del disciplinare si rivela l’olfatto: con torrefazioni di varia matrice (caffè, orzo in tazza, fave di cacao) al centro di un ventaglio ingentilito da pur austere percezioni zuccherine (caramello scuro) e oleose (noce, pan di segale).
Si va così al sorseggio; che risulta filante, grazie a prerogative gustativo-palatali improntate a principi di agilità (corpo medio-leggero, carbonazione levigata, alcol fissato ai 4.5 gradi), di fluidità (avvio di corsa morbido, giro di boa snello, finale asciutto) e di levigatezza (l’amaricante c’è, e nitidamente, ma disegna una curva flessuosa ed equilibrata nelle intensità). Il lato sorridente del bere dark
Sophia del birrificio La Buttiga
Nazione: Italia
Fermentazione: alta
Stile: Stout
Colore: ebano
Gradi alcolici: 4.5% vol.
Bicchiere: pinta
Servizio: 10-12°C