Slurp del birrificio Soralamà
A Vaie, provincia di Torino, in Bassa Val di Susa, all’ombra della maestosa Sacra di San Michele, fin dal 2004, sventolano le insegne del marchio artigianale Soralamà, la cui gamma include questa Pils modernista lavorata in dry hopping con Cascade, a chiudere un protocollo di luppolatura basato su gettate di Magnum, Hersbrucker, Tradition e Saphir.
Una ricetta, insomma, d’impronta decisamente personalizzata, e non solo per gli aspetti appena descritti, ma fin dalle scelte iniziali in merito di miscela secca, che viene composta affiancando, a malti Pils e Cara Pils, anche frumento e avena in fiocchi. Ortodosso, invece, il processo fermentativo, affidato alla diligenza del ceppo selezionato LG37.
Risultato? Ecco qua. Colore paglierino carico, aspetto velato, proporzionata bordatura di schiuma bianca; aroma magari non roboante, ma ben disegnato e discretamente articolato: panificato a breve cottura, note erbacee (con sottili affienature) e fogliacee (geranio), impressioni floreali (peonia) e lievemente agrumate (arancia). Un naso fresco, quindi; che introduce una bevuta a sua volta refrigerante: corporatura e alcolicità (4.8) leggere, bollicina vivace, avvio già snello e finale secco, parabola amaricante sorvegliata, destinata a toccare il proprio culmine (35 le IBU) in corrispondenza di una chiusura di sorsata ammiccante a sensazioni palatali di dosata rusticità. Bicchiere campestre.
Slurp del birrificio Soralamà
Nazione: Italia
Fermentazione: bassa
Stile: Pils
Colore: paglierino
Gradi alcolici: 4.8% vol.
Bicchiere consigliato: calice a chiudere, Pils glass
Temperatura di servizio: 6-8 °C