Che la birra, consumata in giusta misura, possa apportare benefici, lo abbiamo scritto in più salse. Ma nella fattispecie, non si tratta di salute; almeno non della salute umana: bensì di quella di un’azienda. Succede, per l’esattezza, alla Colle + McVoy, company statunitense operante nel ramo della promozione pubblicitaria, con sede a Minneapolis, nel Minnesota; i cui vertici hanno migliorato il livello di efficienza dei propri dipendenti (in realtà lo hanno quasi letteralmente raddoppiato: la performance di crescita della è stata calcolata in una misura che è pari al 90%), proprio grazie alla somministrazione di chiare, ambrate e scure. Da sorseggiare – questo è il punto cardine della vicenda – a titolo gratuito: formula “paga il capo”, per capirci.
Ovviamente, si tratta di un premio di produttività non a pioggia (come si dice nel gergo del settore finanziamenti & sovvenzioni): la bevuta omaggio si conquista a patto di aver completato un incarico, di aver rispettato i tempi previsti e, naturalmente, di averlo fatto bene. Come scatta il segnale di “offre la ditta”? Attraverso un congegno che analizza il timesheet dell’impiegato: questi inserisce il proprio badge e, se la verifica è favorevole… bingo. Non solo, la dirigenza ha addirittura pensato ai gusti dei sottoposti: il tapserver dispone, mica di una soltanto, ma al contrario di svariate marche di Ales and Lagers. Altro che corsi di aggiornamento… A quando lo sbarco dell’idea anche in Italia?