Il concetto di birra reintegratrice (Reparationsbajer in danese, appunto) secondo To Øl. Dopo un fine settimana speso in un estenuate tour de force, cosa di meglio se non la pulizia e le leggerezza di una Pacific Ipa giudiziosa nell’alcol (5,8%) e votata alle detergenze gustolfattive di luppoli freschi al naso e amaricanti al sorso? Ebbene, ecco qua una ricetta imperniata attorno a quattro American and New Zealand hops (Warrior, Amarillo, Centennial, Nelson Sauvin) e a una compagine di cereali che mette in campo malti Pale, Monaco e Cara Monaco, Melanodinico, oltre alle felpature palatali dei fiocchi d’avena. Mondana, seducente, quest’ambrata chiara – dalle fitte schiume e dalle screziature discrete di una sospensione ben diffusa – ha anche il requisito dell’essere gluten free – insomma, una fuoriclasse. Il naso è ventilato e intenso: melone bianco, ananas, litchi, pera; venature agrumate (lime) e pinose; un floreale di grande eleganza (biancospino). E allo stesso modo il palato corre a veloci falcate, senza far mancare alla richiesta di sostanza, di pienezza, anche tattile: e il crescendo bitter della dirittura d’arrivo non produce irruenze, ma si svolge secondo un’impennata vigorosa e fluida insieme.
Reparationsbajer del birrificio To Øl
Nazione: Danimarca
Fermentazione: Alta
Stile: Ipa
Colore: Chiaro
Gradi Alcolici: 5.8% vol.
Bicchiere: Pinta
Servizio: 8-10°C