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Papessa del birrificio Loverbeer

Ci sono tanti modi per brassare una imperial stout: quello muscolare dei paesi nordici, quello classico, nella sua robustezza, dei paesi anglosassoni, quello “fantasioso” dei birrai americani. E poi c’è il modo di Valter Loverier, che ha scelto una figura dei tarocchi, la Papessa, per darle una identità, anche grafica. Conosciuta anche come la Sacerdotessa, la Papessa, nella cartomanzia, rappresenta la conoscenza segreta e la dualità tra l’universo materiale e quello spirituale. Ma questa imperial stout di 7 gradi alcolici non è neanche ambigua. Tanto malto chocolate e black roasted le regalano un colore nero, anzi, nerissimo. Enorme la testa di schiuma, color cappuccino, fine e cremosissima, che si sprigiona appena versata: stupisce davvero per consistenza e persistenza. Ha naso elegante, discreto e non aggressivo, con un caffè gentilmente tostato e un cacao delicatamente torrefatto che le forniscono un profilo aromatico inattaccabile. Corpo di seta e velluto, 7 gradi alcolici e sentirli poco, perché la morbidezza di fondo le permette di insinuarsi in bocca in punta di piedi. Fatta davvero con i guanti di velluto, e nonostante il “minaccioso” appellativo di imperial, non nasconde alcun pugno di ferro. Se uno cerca equilibrio in una birra, qui ne trova in abbondanza. Un finale dall’amaro deciso ma non eccessivo, gradevolmente tostato e arricchito da una necessaria nota di liquirizia completa alla perfezione il percorso degustativo di questa birra: elegante, sontuosamente raffinato, morbido come il velluto.

Papessa del birrificio Loverbeer

Fermentazione: Alta
Stile: Imperial Stout
Colore: Nera
Gradi alcolici: 7° vol.
Bicchiere: Balloon
Servizio: 10-12°C