Matrimoni birrari estivi: spiedino freddo e Bavarian Hell
Anto’… Fa caldo! uno tormentone pubblicitario di qualche anno addietro che ben si addice a evocare anche la vampa e lo sconforto che attanagliano nell’entrare in cucina, in piena estate, mentalmente atterriti dall’idea di accendere anche un solo fornello. E allora, bando alle fiammelle, piatto freddo e tutti contenti. Nel nostro caso piatto pure goloso; quindi, come si dice, due piccioni con una fava. Ci si accinge infatti a preparare, e successivamente ad addentare, uno spiedino mediterraneo, con crudo di Parma, Fior di Latte, pomodorini maturi, basilico e un cucchiaio di pesto.
La costruzione, in questo caso, è semplice davvero, una manovra di pura meccanica. Tagliare la mozzarella a rondelle, spennellandole leggerissimamente la salsa; sovrapporre le fette di prosciutto a quelle del latticino, chiudendo queste ultime a mo’ di portafoglio; infilzare gli involti così ottenuti con il bastoncino di legno, alternando tre di essi con un pomodoro tagliato a metà e un mazzetto di foglie di basilico; infine, spolverare lo spiedino con sale e inumidire giusto con un filo d’olio. Ecco, la ricetta è pronta.
Come compagna? Una birra abbastanza morbida, le cui basi maltate rotonde non facciano sgambetti alla pur contenuta sapidità del morso. Il consiglio è quello di puntare su requisiti garbati di acidità (ai minimi) ed effervescenza, a compensare la materia grassa di Fior di Latte, Extravergine e crudo di Parma. Quindi chiudiamo il cerchio sintonizzandoci su corporeità agili e su aromi campestri, che dialoghino con quelli del basilico. Il software d’individuazione dice: Bavarian Hell, uno stile non proprio negli attuali favori della maggioranza del popolo birrario italiano, eppure (quando ben eseguito) di grande affidabilità negli accoppiamenti gastronomici. Quanto al consueto ventaglio di singole etichette, eccone quattro. Partiamo dalle referenze battenti bandiera tricolore per un abbinamento all’insegna del “tricolore”: La Bionda (5 gradi) targata Manerba e la Mattew di BiRen (sempre 5 gradi). Poi altri due nomi, ma dalla nativa Germania: la Landbier di Rittmayer (4.9 gradi) e la Spezial Hell (5.9 gradi) della Klosterbrauerei Andechs.