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Frisco del birrificio La Villana

Capita anche questo, a spostarsi lungo le strade del movimento artigianale italiano: d’imbattersi, attraversando il Veneto (siamo a Grantorto, nella provincia di Padova), nell’interessante interpretazione di una tipologia che ha i suoi natali giusto un mare (il Mediterraneo), un oceano (l’Atlantico) e un continente (il Nord America) più a ovest. Si tratta della Frisco firmata dal marchio La Villana, omaggio alla tradizione stilistica delle California Common entrate in scena a San Francisco (da cui il nome della birra) verso la fine dell’Ottocento. Elaborata, in ottemperanza al disciplinare, con lieviti Lager condotti al limite superiore del proprio intervallo termico d’esercizio, questa fermentazione ibrida prende le mosse da una miscela di malti Pale, Monaco e Cara Monaco; procedendo quindi a una luppolatura da solo Northern Brewer.

Risultato? Una pinta dal colore ambrato pieno, dall’aspetto pulito e dalla ben formata schiuma avorio (proporzionata nel volume, apprezzabile in finezza e persistenza); i cui profumi interessano le aree dei biscotto, della crosta di pane brunita, del caramello (una punta), del legno (corteccia) e del resinoso-balsamico (menta, in quantità dosata). Questo il preludio a una sorsata agile, di corsa spedita: il corpo è leggero, la carbonazione e l’alcolicità (5.6) di media caratura; la partenza rotonda e il finale asciutto; la condotta gustativa improntata a un bilanciamento dolceamaro di studiata accuratezza. Bevuta interessante e nient’affatto scontata.

Frisco del birrificio La Villana

Nazione: Italia
Fermentazione: ibrida
Stile: California Common
Colore: ambrato
Gradi alcolici: 5.6% vol.
Bicchiere: pinta
Temperatura di servizio: 7-8 °C