Bimba Mia del birrificio Eastside
Si spinge sui sentieri del Belgio, stavolta, la voglia di sperimentare e di mettersi in gioco che da sempre è motore del cammino lungo il quale si muove il marchio laziale Eeastside (Latina): il cui girovagare tra territori e tipologie conduce nella circostanza in quell’area, a cavallo con la Francia nordorientale, che sembra costituire la culla storica delle Saison primigenie, in rustica declinazione Farmhouse. In questa dimensione prende corpo il progetto della Bimba Mia, la cui ricetta aggiunge, al canovaccio di riferimento, l’elemento personalizzante di una sostanziosa luppolatura: in sostanza abbiamo un mosto costituito da malto Pils più un 10% di frumento; trattato, in late e dry-hopping, con gettate nuovomondiste (oceaniche in specie) di Nelson Sauvin, Galaxy e Motueka; fermentato in primaria con lievito Belgian Saison; rifermentato (una volta già fattosi birra e confezionato in fusto o bottiglia) in secondaria, mediante l’inoculo di Brettanomyces Claussenii.
Da un simile percorso procedurale si ottiene un calice dal colore paglierino carico, opalescente, guarnito da una ricca e durevole schiuma bianca. Al naso si colgono aromi freschi e ficcanti: fruttati (pesca, melone, uva spina, ananas, banana), floreali (bosso, biancospino, sambuco), selvatici (fenolico, animale) con senso della misura. E’ la fase di riscaldamento che, anticipandone i contenuti, accompagna alla bevuta: agile, guizzante (il corpo è leggero, la carbonazione vivace), impostata sulle tappe di un iter gustativo-palatale morbido in avvio, poi snello e infine asciutto; protesa verso un giro di boa acidulo e verso un finale amaricante entrambi nitidamente disegnati, ma tenuti abilmente alla briglia. Non eccessivo anche il grado alcolico (siamo a quota 6). Insomma, un bicchiere appagante!
Bimba Mia del birrificio Eastside
Nazione: Italia
Fermentazione: mista
Stile: Saison (rifermentata con Brettanomyces)
Colore: paglierino
Gradi alcolici: 6%
Bicchiere: tulipano
Servizio: 7-10 °C
Il nome della birra vuole essere un omaggio a Franco Califano?