Zorzona del birrificio Montegioco
Secondo costume, Riccardo Franzosi (alias il signor Montegioco) impasta un proiettile etilico devastante tanto quanto poco o niente tracciabile. L’arma impropria in questione si chiama Zorzona, all’anagrafe un Barley Wine. Anno di nascita (della bottiglia in questione) il 2013. Dati salienti, tredici gradi e tre anni di elevazione in botte; note caratteriali, taciturna e mimetica; segni particolari, elegante e letale; parola d’ordine, non dare nell’occhio e colpire. Il look è da manuale di genere: colore ambrato intenso e velato, schiuma giusto un ricordo. Ugualmente tipico il naso: alcolico svettante ma morbido (sebbene pronto a sfoderare un’accattivante punta vinosa), liquorosità diffuse (Mandarinetto e Cointreau), cera d’api, frutta secca e derivati (noce, mandorla, amaretto), una base maltata di robusta sofficità (pasta frolla). Al palato è calda, effusiva (una lama di calore) eppure dotata di complessiva snellezza, quindi di un insidiosissimo equilibrio, cui contribuisce anche un fin di bocca di tostata e rotonda amaricatura. Il post deglutizione, infine, è lungo, come la sua gittata balistica. Silenziosamente atomica.
Zorzona del birrificio Montegioco
Fermentazione: alta
Stile: Barley Wine
Colore: ambrato carico
Gradi alcolici: 13% vol.
Bicchiere: balloon
Servizio: 12-14 °C