Birre degustateBirre italiane

Zighe del Piccolo Birrificio Clandestino

zighe-etichettaFamolo strano? Ma no, famolo semplice. Stringendo al massimo, c’è questo nel nucleo di motivi e dei principi ispiratori dai quali discende la Zighe, prima Imperial Ipa del Piccolo Birrificio Clandestino e ultimo tassello in ordine di tempo di una hop line alla quale mancano, adesso, davvero poche referenze per completare l’assortimento tipologico accomunato dalla preminenza del ruolo assegnato ai luppoli.

Semplice, si diceva, perché la ricetta – basata su quella elaborata Tiziano De Marchi e Francesco Consorti, homebewers vincitori nel 2016 del concorso loro riservato dallo stesso PBC – si articola  in davvero poche voci, tra ingredienti e passaggi: solo malto Pale, ammostamento monostep, amaro e aroma affidati al tandem Usa Citra-Centennial.

Il risultato è una pinta di tinta ambrata (riflessi tra l’arancia e il miele), di buona schiuma, dalla fisionomia olfattiva nettamente definita: caramello e biscotto di base, fiori d’arancia, agrume a scorza rossa in versione candita e liquorosa (svettante la gittata etilica degli 8.5 gradi), un intreccio di polpe tropicali, in specie maracuja e mango, con la nettarina di supporto. E alla prova dell’assaggio, un sorso che non nega le sue esuberanze, che richiama l’attenzione nel bere grazie a una dilatazione termica notevolmente energica, che appaga il desiderio di una liquidità sostanziosa e piena, dando comunque freschezza in un post-deglutizione lungo, vibrante. Bicchiere importante, non per palati deboli.

Zighe del Piccolo Birrificio Clandestino

Nazione: Italia
Fermentazione: alta
Stile:  Imperial Ipa
Colore: ambrato
Gradi alcolici: 8.5% vol.
Bicchiere: pinta
Servizio:  8-10 °C