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Vienna del Birrificio del Doge

Protagonista di un (pur graduale) ritorno di fiamma negli interessi birrari degli italiani, lo stile Vienna (pietra miliare nella storia delle Lager) trova interpretazione in questa ricetta targata Birrificio del Doge (Zero Branco, Treviso). E si tratta di un’interpretazione che cerca di muoversi, anzitutto, lungo i binari della conformità al disciplinare tipologico; a partire dall’estetica: con un caldo color ambrato (riflessi granato, accensioni mattone), velato il giusto e guarnito da schiume nocciola. Quel nocciola che, in termini olfattivi, si fa sentire (eccome) anche al naso, affiancandosi a suggestioni di altra frutta da guscio (noce, castagna in farina), di panificazioni (biscotto, caramello), mielature (bosco, corbezzolo). Ed eccoci all’assaggio: guidato da passi cadenzati, mai frenetici (per eventuale mancanza di spessore materiale), mai collosi (per un altrettanto eventuale eccesso di pinguedini zuccherine); instradato lungo un iter d’imbocco morbido (5.4 i gradi alcolici) e di chiusura amaricante, per concorso di effetti ascrivibili al luppolo e (ancor più) ai malti tostati. La creatura di Dreher è ben viva, anche nel terzo millennio…

Vienna del Birrificio del Doge

Nazione: Italia
Stile: Vienna
Fermentazione: bassa
Colore: ambrato
Gradi alcolici: 5,4% vol.
Temperatura di servizio: 8-9 °C
Bicchiere consigliato: biconico