Birre belgheBirre degustate

Vandervelden 135 del birrificio Oud Beersel

La Vandervelden 135 della scuderia Oud Beersel (Beersel, villaggio del Brabante fiammingo una decina di chilometri a sud di Bruxelles), nasce per celebrare una significativa ricorrenza: i 135 anni dalla fondazione del birrificio stesso, cui proprietario, in principio, era appunto Henri Vandervelden. Un brindisi che, per rendersi degno della propria missione, si affida a una Gueuze frutto dell’assemblaggio di due Lambic, il primo di tre anni (affinato nei fusti in rovere della casa), il secondo più giovane, di un anno (elevato in botti in precedenza applicate alla maturazione di Brunello di Montalcino). Ne esce un mix tutto sommato mansueto (pur parlando di fermentazione spontanea), tanto nell’aspetto, quanto nella costruzione gustolfattiva.

Il colore è un dorato antico, la velatura contenuta, la schiuma bianca e di bella fattura oltre che di buona durata; la piattaforma odorosa rinuncia al solfidrico e riduce decisamente la venature da Brett (animale, fenolico), optando invece per preminenze esofagee e muffite, alle quali fa da gregario un team di affilatezze lattiche, citriche e (decisamente in secondo piano) acetiche, mentre nel finale di olfazione si colgono terziarizzazioni anche enologiche da legno (vaniglia, mandorla, ciliegia). E’ la preparazione a una bevuta carezzevole (sempre nei termini in cui va inteso l’aggettivo, dato il contesto tipologico in cui ci troviamo): corporatura agile, carbonazione vivace, avvio snello e prosecuzione asciutta (in bella evidenza le acidità e le sapidità di centro corsa), fino al finale secco, in cui (unitamente a un graffio vinegary, qui più presente che al naso) affiorano anche piacevoli provocazioni tanniche. E ad amalgamare al meglio il tutto, il collante dei 6,5 gradi alcolici. Selvaticamente piaciona!

Vandervelden 135 del birrificio Oud Beersel


Nazione: Belgio
Fermentazione: spontanea
Stile: Gueuze
Colore: dorato
Gradi alcolici: 6.5% vol.
Bicchiere: a colonna
Servizio: 12-15 °C