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Tripping Flowers del birrificio Opperbacco

Il fascino della birra artigianale è che la scintilla che porta alla nascita di una nuova birra può arrivare dallo “sfregamento” tra estro e pulsioni del birraio, senza tante ricerche di marketing.

Luigi Ricchiuti,  birraio di Opperbacco, dopo aver sentito e apprezzato una band locale i Tripping Flowers, decide di dedicare loro un tributo, creando una birra con il loro nome. La particolarità è la presenza dei fiori, inseriti a fine bollitura, che uniti ai fiori del luppolo creano “una danza sopra il mosto”, come poeticamente ci racconta lo stesso birraio.

La birra e color oro, dai riflessi aranciati, dalla schiuma candida, piuttosto evanescente. I profumi sono quelli primaverili: erbacei e floreali, delicatamente citrici (cedro), avvolti, ma non soffocati, dalla dolcezza dei malti. In bocca è fulminea, scorre che è un piacere. Bocca che rimane desiderosa, assetata dalla leggera astringenza. Finisce delicatamente amara sul finale. Menzione per la pulizia e la semplice bontà.

Birra estrosa che può cambiare anche i profumi a seconda del lotto. La varietà dei fiori impiegata cambia infatti di volta in volta (fiori di mandorlo, viole e primule, girasoli, etc..) anche a seconda delle specie che fioriscono attorno al birrificio. La ricetta prevede inoltre l’utilizzo del frumento e una fermentazione a bassa temperatura con lieviti ad alta.

Tripping Flowers del birrificio Opperbacco

Fermentazione: Alta
Stile: American Pale Ale
Colore: Dorato carico
Gradi alcolici: 6,1° vol.
Bicchiere: Calice a chiudere
Servizio: 8-10°C