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Letti per voi: Birra e birrerie

Birra e birrerie

A due anni dalla prima uscita, datata 2005, il Touring Club pubblica la seconda edizione della sua guida dedicata al mondo della birra, con l’obiettivo dichiarato di realizzare uno strumento aggiornato e pratico per appassionati e neofiti. Il libro, dopo una parte introduttiva con cenni sulla storia, produzione, stile e degustazione, presenta una selezione dei 100 migliori locali italiani, seguita da 400 birrerie e ristoranti dove degustare birre di qualità e 84 fra microbirrifici, brewpub e beershop. A prima vista dunque un lavoro accurato per veri cacciatori di birre. Sfogliando però si capisce subito che nel carniere finiranno Slalom e Tennent’s piuttosto che le nostre eccellenze artigianali. Ovviamente nulla in contrario nel servire birra industriale, ma certo nella top 100 uno si aspetta di trovare locali che stupiscano per la qualità, la varietà delle birre offerte e la competenza nel servizio.

Sfuggono invece i requisiti che hanno portato all’assegnazione di riconoscimenti bizzarri come “l’accademia della birra”, “Belgian Beer expert”, “Ambasciatore dell’Orval”, “Università della birra”: strane diciture al fianco delle quali, come scrive con la solita ironia Maurizio Maestrelli nel suo blog Birragenda, sembrano mancare soltanto “i cavalieri del santo sepolcro della Guinness, le valchirie della pils, i nani della Chouffe e i gran ciambellani della doppio malto con avvitamento.”Sicuramente l’aver rilegato i brewpub assieme ai birrifici nelle tre pagine finali ha comportato l’esclusione di locali affermati dove la birra di qualità viene comunque servita, ciò nonostante i dubbi rimangono.

 

BIRRA E BIRRERIE

Curatore: Cesare Assolari
Editore: Touring Club Italia
Formato: 15,5X23,5 cm
Pagine: 192
Copertina: Brossura
Prezzo: 16 Euro
Anno: ottobre 2007

 

SOMMARIO
Il mondo della birra
Le birrerie
Il repertorio dei luoghi della birra
I locali birrai in Italia
Microbirrifici e brewpub
Beershop
Indice dei luoghi
 

2 Commenti

  1. Del resto,quando si commissiona la stesura di un libro ad una persona con competenza birraria infima e correttezza ancora minore come Assolari è difficile che ne esca qualcosa di buono.