Tipopils del Birrificio Italiano
Affidabile, rigorosa, puntualmente a bersaglio. Una colonna, la Tipopils, non solo per il portfolio del Birrificio Italiano, ma per l’intera microbirreria nostrana e per la sua storia, che a questa etichetta devono onestamente molto. Le certezze che, in questa birra, il marchio di Limido Comasco ha saputo trasfondere e garantire sono diventate parte, e seme, di un patrimonio di certezze collettive, sulle quali il movimento craft nazionale ha costruito il suo progetto.
Il bello della Tipo è invece già lì, consolidato, espressione di una sensorialità profondamente prativa e ventilata. Il colore paglierino intenso, la velatura elegantemente leggera; la schiuma (vale la pena soffermarvisi) faraonica per una bassa fermentazione. E poi quel naso arioso, tra malti di base e sovrastrutture luppolate: cereali freschi, panificato chiaro, erbe collinari, fiori bianchi, un filo (sottilissimo, ma c’è) di resine sempreverdi, un altra venatura (fine anch’essa) di citrico. Il medesimo approccio al senso del bilanciamento che troviamo nell’assaggio: corpo medio-leggero e scattante, sorsata agile (5.2 i gradi alcolici), partenza morbida (tornano le suggestioni bready) presto seguita dalla virata verso un amaro erboristico e familiare (35 le Ibu). La capostipite delle Italian Pils.
Tipopils del Birrificio Italiano
Stile: Italian Pils
Fermentazione: Bassa
Colore: chiaro
Gradi alcolici: 5.2% vol.
Temperatura di servizio: 6-8°C
Bicchiere consigliato: calice a chiudere