Summer Cland del Piccolo Birrificio Clandestino
Curiosa tanto nella scelta dei luppoli (gli statunitensi no glamour Bravo e Palisade) quanto nel loro impiego (solo late e dry hopping), la Sunmer Cland, nuova etichetta prettamente estiva lanciata dai livornesi del Piccolo Birrificio Clandestino (con in testa il birraio Pierluigi Chiosi), fa valere, al tavolo della bevuta, una serie di qualità assai sostanziose. Primo, il grado alcolico: siamo su 3.8, percentuale ad alta gestibilità. Secondo, il profilo sensoriale: intenso, malgrado l’appena menzionata bassa taglia etilica. Terzo, l’indipendenza nell’orientamento che la ricetta sceglie di seguire, controcorrente rispetto al mainstream dei profumi da frutteto esotico e delle amaricature deep impact. No, qui siamo su altre latitudini organolettiche. Il colore è chiaro, un paglierino di sensibile opalescenza, provvisto di schiuma affidabile. L’aroma ruota attorno al floreale (ginestra, magnolia, un tocco di bosso) cui fanno da gregari – una volta tanto – gli agrumi (lime) e le resine (ci sono toni erbacei e vegetali, più che pinosi), mentre al centro il succo liquido scopre suggestioni da polpa bianca (pesca, melone). Infine, il sorso: longilineo, certo, ma non sottopeso; l’avena utilizzata in miscela dà spessori garbati, che scongiurano percezioni di fragilità o magrezza; e poi uno stacco – verso fine bevuta – verso temi bitter che si fa sentire ma senza contraccolpi, astringenze né impulsività di sorta. Centrata.
Summer Cland del Piccolo Birrificio Clandestino
Fermentazione: Alta
Stile: Session Ipa
Colore: Chiaro
Gradi Alcolici: 3.8% vol.
Bicchiere: Pinta Americana
Servizio: 8-10°C