Birre degustateBirre italiane

Sjavàr Bjòr dei birrifici The Wall e Argo

Se l’amicizia – come recita una massima latina – è il sale della vita, ecco, allora, niente di meglio che una birra la cui ricetta contiene proprio sale, per cementare il piacere del lavoro a quattro mani, tra due marchi entrambi giovani, entrambi caratterizzati da spirito d’iniziativa, entrambi balzati all’attenzione dell’opinione pubblica brassicola per il livello d’interesse delle rispettive produzioni. Quali, i due marchi in questione? Et voilà: il lombardo The Wall e l’emiliano Argo, autori di questa collaboration label decisamente curiosa, tanto nel motivo ispiratore, quanto nei risultati organolettici.

Si chiama Sjavàr Bjòr e il suo nome significa birra dell’oceano in islandese: perché islandese è appunto il particolarissimo sale alla liquirizia al quale spetta il ruolo di ingrediente cardine nell’architettura di questa Amber Ale (tale si dichiara all’anagrafe) contrassegnata da un temperamento sensoriale assai originale. Una personalità che – in realtà – sulle prime rimane alquanto nascosta: il colore è un ambrato dalle inclinazioni ramate, l’arco olfattivo dispiega tratti maltati (miele, caramello), fruttati (prugna, frutti di bosco) e speziati, prima di sfoderare – ma solo dopo un poco, in aspirazione profonda – un inconsueto, e intrigante, spunto minerale.

È questo il seme della diversità che emerge, in maggiore evidenza, all’assaggio: orientando una corsa gustativa in cui, alle oscillazioni tra abboccature (nocciola, biscotto) e sussulti amaricanti, si aggiunge una tenue ma continua corrente di leggera sapidità. Singolare senza eccessive stravaganze, conta anche su una ttolazione alcolica assolutamente contenuta: 5,2 gradi.

Sjavàr Bjòr dei birrifici The Wall e Argo

Fermentazione: Alta
Stile: Salty Amber Ale
Colore: Ambrato
Gradi Alcolici: 5.2 % vol.
Bicchiere: Pinta
Servizio: 8-10°C