St. Bernardus Abt 12 del birrificio St. Bernardus
Quadrupel, ovvero il grado più elevato in una gerarchia di ascendenza monastica. Nel caso di specie, la gerarchia di una discendenza di lignaggio tanto più alto, quanto stretto è il legame parentale con una genealogia propriamente trappista, quella del monastero di Westvleteren. E in effetti le somiglianze tra la XII di casa Sint Sixtus e questa Abt 12 della vicina scuderia Sint Bernardus Brouwerij (Watou, Fiandre Occidentali) sono davvero profonde.
Ma concentriamoci sui lineamenti sensoriali della protagonista di questo assaggio. Colore austero, un mogano dalle bordature granato, e guarnitura di schiuma in linea con tale eleganza: un nocciola fitto, denso, cremoso. Aromi: ampi, consistenti; fave di cacao, liquirizia, liquore d’erbe, caramello “bruciato”, frutta secca (tostata, mandorla) e polposa (disidratata: uvetta, prugna). Palato: sostanzioso, ma fluido, d’ingresso morbido-tostato, di prosecuzione torrefatta ed erboristico amaricante (china, tarassaco). Dieci gradi, d’accordo; ma (presi in piccole dosi), valgono appieno l’impegno di bevuta.
St. Bernardus Abt 12 del birrificio St. Bernardus
Nazione: Belgio
Fermentazione: alta
Stile: Quadrupel
Colore: bruno
Gradi alcolici: 10% vol.
Bicchiere: coppa
Servizio: 12-14 °C