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Sally Brown del Birrificio del Ducato

birrificio del ducatoUna birra, la Sally Brown, che porta il nome di una canzone, scritta da Laurel Aitken e ripresa poi anche dal gruppo dei Bad Manners, omaggiati, in una loro performance dal vivo a Parma nel 2007, da un cartone di questa birra, offerto loro proprio da Giovanni Campari. È una birra seria, ponderata, non ancora una stout e non più una porter: a cavallo di due generi, dunque, ma non indefinita o priva di riconoscibilità. Ci sono voluti 11 tipi diversi di malti per brassarla, incluso l’utilizzo di fiocchi d’avena (come per una oatmeal stout), d’orzo e di orzo torrefatto. Il colore è quello dell’ebano, scura, con qualche riflesso rossastro, l’aroma è ricco di uno spiccato carattere tostato: caffè, cacao amaro, torba, un che di affumicato, un bel bouquet che ricorda più quello tipico di una stout che quello di una porter, al di sopra di una schiuma non color cappuccino, fine e poco persistente. Il corpo è leggero e rotondo, abbastanza poco caratterizzato dall’alcool: dominano invece tutte le varianti del tostato, tutte in prima linea, con un caffè e un cacao che azzerano quasi totalmente le variabili maltate e caramellate. Grande la beverinità, splendida la caratterizzazione watery che Giovanni Campari è riuscito a regalare a questa sua birra, che si fa bere, bere, ribere quasi senza pensare ed accorgersene. Amaro il finale, di un amaro non luppolato, ma tostato.

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Sally Brown del Birrificio del Ducato

Nazione: Italia (Roncole Verdi
di Busseto – Parma)
Stile: Porter
Fermentazione: Alta
Colore: Ebano
Alc.: 5,2% vol.
Temperatura di servizio: 10-12°C
Bicchiere consigliato: Pinta