Punks do it bitter del birrificio Elav
Nel folto palinsesto di etichette costruito da Antonio Terzi, questa bitter dalle insegne british ma dal dna assolutamente stars and stripes figura senz’altro tra quelle che, nella sua propria evoluzione (dagli esordi a oggi), meglio riassumono e condensano la parabola, a crescere, del birrificio Elav nel suo insieme. Tanto che oggi – malgrado la fama del marchio di Comun Nuovo (Bergamo) sia affidata soprattutto a prodotti dalle gradazioni alcoliche e dal pronunciamento “hoppy” decisamente più veementi – questa ambrata, estremamente easy, abbordabile e molto molto sostenibile per taglia etilica, s’impone come uno dei cavalli di battaglia più efficaci della scuderia.
Nello spillarla, entra in scena disinvolta e informale, con buona presa di schiuma a bordare una pinta che, col riempirsi, si tinteggia di sfumature ramate, appena opacizzate da lievi nebbiosità in sospensione. Poi arriva il turno del naso: fresco e scattante, sembra quasi rimbalzare tra le note più morbide dei malti (quelle classiche di caramello e biscotto) e le affilatezze ventose conferite dal luppolo (mandarino, radice di zenzero), senza dimenticare un passaggio a volo radente su territori fruttati (pesca, mela). Infine la bevuta: ampia, piena, a falcate larghe, ancora una volta a disegnare un tragitto che, da punti di partenza abboccati (panificato dolce, un leggero mielato), punta poi con risolutezza verso esiti dry e amaricanti, destinati a dilatarsi, nel retronasale, in impressioni fogliacee, di nuovo agrumate e anche, a tratti, sottilmente balsamiche. Il tutto in quattro gradi o poco più.
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Punks do it bitter del birrificio Elav
Fermentazione: Alta
Stile: Best Bitter
Colore: Ambrato
Gradi alcolici: 4,3°
Bicchiere: Pinta
Temperatura di servizio: 8-10°