Alla Veneta Centopercento di Birra Antoniana l’attestato “Prodotto a Km 0” di Coldiretti
A un’etichetta del Nordest birrario la patente di “Prodotto a chilometro zero”. Missione compiuta per la Veneta Centopercento, Lager della scuderia Antoniano di Villafranca Padovana, nata esplicitamente (lo dichiara il nome stesso) con l’intento di comunicare l’idea di un profondo radicamento con la realtà locale e il suo territorio. L’attestato, consegnato da Coldiretti, segna insomma il raggiungimento del traguardo in prospettiva del quale si è concepito il progetto di questa bassa fermentazione “autarchica”, che nel proprio dna presenta cromosomi da pedigree campestre.
In particolare, parlando di materie prime, l’acqua (attinta dal bacino del Brenta) e l’orzo (il distico del Conselvano, cui a breve si affiancherà una varietà del Parco dei Colli Euganei) sono forniti direttamente dalla provincia patavina; mentre il luppolo proviene da quella confinante di Venezia (un’azienda di Scorzè ha ripreso a produrlo appositamente). Per il resto, ovviamente autoctono è il profilo dello staff che segue tutti i passaggi della lavorazione, fino alla fase conclusiva dell’imbottigliamento. L’Antoniano, che ha qualifica di “birrificio agricolo”, conduce in gestione oltre 90 ettari a Marano Lagunare (Udine) e appunto nel Padovano. Nell’assegnare alla Centopecento (dorata da 5.4 gradi alcolici) il certificato di “Km zero”, Coldiretti sottolinea come questa esperienza riporti alle radici locali una bevanda che è dono di questa terra.
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