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Nuove birre italiane in arrivo da Cr/ak, Carrobiolo, Ritual Lab, Brasseria della Fonte e altri

Per un 2018 birrario che termina, c’è un 2019 che scalpita. Andiamo dunque, senza indugi, a vedere insieme alcune delle novità in uscita con il nuovo anno. Partiamo dal Trentino dove l’agribirrificio Maso Alto lancerà sul mercato la Buio Pesto, una Porter con orzo e luppolo di produzione propria, mentre il birrificio Valrendena proporrà la Brunilde, Dunkel Weizen da 5.4% vol. con frumento tostato. In Veneto, invece, CR/AK sforna due Imperial Stout dal nome comune Take Me Home: nella Cocoa vengono aggiunte fave di cacao, mentre nella Hazelnut nocciole tostate. Il nome vuole tradurre il veneto “para casa”, ovvero l’ultima birra della serata, quella che “ti porta a casa”. In arrivo dal birrificio padovano anche la Midnight BBQ, una collaboration beer realizzata con il norvegese Sleeping Village, una Spelt IPA di 7,5% vol., più cremosa rispetto alle classiche NEIPA grazie all’utilizzo del 25% di farro maltato e luppolata con Loral, Citra, Mosaic e Galaxy. Il birrificio Ofelia si rivolge al mondo Sour: nei primi due mesi del 2019 uscirà la Acidissimo Me, una Sour Ale da 5.6% vol. per cui si parte dal mosto della Glu (Golden Ale senza glutine), al quale viene aggiunto lievito madre per un passaggio finale di maturazione di 6 mesi in acciaio. LuckyBrews, invece, di birre ne propone ben quattro: la Nuts (Vanilla Edition), Porter da 4.5% vol. con bacche di vaniglia del Madagascar estratte in soluzione idroalcolica; la Casanova (Honey Edition), Belgian Ale da 6% vol. con miele di castagno biologico; la Helles, da 4.4% vol.; la Session IPA da 3.8% vol. luppolata con Simcoe, Citra, Amarillo e Columbus. Quattro sono anche le birre realizzate a gennaio dal lombardo Birra del Carrobiolo: la Wheat Saison, Saison da 5.7% vol. con 20% di frumento non maltato locale; Mo’Scanzati Azzo! 2018, una Red IGA da 6.5% vol. con 15% di mosto di uva Moscato di Scanzo; Una Botte e Via 2018, Tripel da 9.5% vol. maturata per 9 mesi in botti di Ciliegiolo; OG1111 X-tra peated version 2018, versione extra torbata da 13% vol. della OG1111 realizzata per il 10 compleanno del birrificio con malto Extra Peated scozzese. Rimanendo in regione Orso Verde, invece, affiderà ai distributori una Double IPA da 8.5% vol., chiamata True e caratterizzata da una massiccia base maltata e dall’utilizzo di zucchero bruno candito. Stradaregina, dal canto suo, ha in uscita la Ragamuffins Hill, una Russian Imperial Stout da 10% vol. prodotta con farina di mandorle ed una miscela di spezie aggiunte in fase di bollitura. Per il proprio compleanno, nel dicembre 2018, Alma ha realizzato La Sessanta, una Rauchbier da 6.2% vol.

Trasferendoci in Piemonte dove La Vecchia Ivrea ha pronta la Eporedian Pale Ale, birra da 5.5% vol., dotata di una decisa spinta amaricante. Il birrificio Castagnero, invece, farà uscire nei primi mesi del 2019 una Extra Brut IGA da 7% vol. con mosto di Barbera e luppolatura di matrice australiana. Il Birrificio della Granda ci comunica che farà arrivare nelle birrerie ben tre birre: la Kloe, una German Ale da 5% vol. dagli aromi fruttati e beverina; la Danger, una Russian Imperial Stout da 10% vol. dalle imponenti tostature; la LiveD, una Quadrupel da 10.5% vol.. Il birrificio Aleghe ha imbottigliato a inizio dicembre la Wolf, una birra inquadrabile nello stile Imperial Pils, da 8% vol. e caratterizzata dall’utilizzo di luppolo Styrian Wolf. Passando all’Emilia Romagna, il birrificio Bellazzi presenta a gennaio la Vor – A night in Sofia, Imperial Stout da 11% vol. passata in botti di Scotch whisky. In Liguria, il Birrificio Altavia ha messo sul mercato la Rustikeller, una Keller da 5.2% vol. Capitolo Toscana. Il birrificio La Foresta è pronto a inserire in gamma la Sequoia, un Barley Wine da 9% vol. prodotto con luppoli inglesi e tedeschi e chips di quercia. Brasseria della Fonte produrrà due Farmhouse Ale barricate: la Old Style Farmhouse prodotta con ceppo Belgian Saison e maturata 8 mesi; la Farm Flowers Farmhouse con malti Pils, Meladoin e Frumento Munich, fermentata con lievito neutro e aromatizzata con fiori di campo tra cui camomilla, sambuco e ibisco. Inoltre, sempre il birrificio di Pienza è pronto per un English Barley Wine da 12.2% vol. chiamato Primavera: maturato 10 mesi in botte contenente precedentemente Rum agricolo dalla Jamaica avrà una tiratura limitata (sole 140 bottiglie). A febbraio, Birra dell’Elba invece uscirà con il Barley Wine 666, da 11% vol., affinato in 3 contenitori diversi (anfora, barrique nuova di rovere americano e barrique usata per vino di Bordeaux). Nelle Marche, il birrificio Godog darà vita alla linea Fruit Robot: partendo dalla stessa base saranno rilasciate varie birre il cui filo conduttore sarà la frutta (visciola, mora, kiwi e ribes inizialmente). Il Birrificio dei Castelli, invece, principia il proprio anno brassicolo con la Damnatio Memoriae, Imperial IPA da 8.5% vol. con luppoli variabili di anno in anno, e la Effecto Placebo, NEIPA da 6.4% vol. che verrà presentata a Beer Attraction. Il birrificio 61Cento, a sua volta, a febbraio affiderà ai canali di distribuzione la Kafka, una Gose da 4.5% vol. con sale, coriandolo, limone e zenzero.

Anche il birrificio Amerino, in Umbria, ha in serbo per febbraio una birra da presentare: trattasi della Cocomoon, una Milk Stout da 6.3% vol. prodotta adoperando scaglie di cocco, vaniglia Bourbon e caffè. Passiamo al Lazio dove il birrificio Eastside ha in canna la Fuoco Fluido, una Doppelbock da 9% vol. fatta con circa il 10% di avena. Eternal City Brewing, invece, a dicembre ha lanciato la Augusta, Imperial IPA con bucce d’arancia da 8.8% vol.. Quelli di Ritual Lab, d’altro canto non rimangono a guardare visto che hanno in serbo la Tangie: prodotta in collaborazione con due birrifici del calibro di Oxbow e Jester King è una Saison da 7% vol. che prevede l’utilizzo copioso di mandarino siciliano. In Abruzzo, Donkey Beer ha brassato per questo inizio d’anno la BruttIpa, una Brut IPA da 7.4% vol., mentre La Casa di Cura, oltre alla Doppia Flebo Imperial Brown Ale da 8% vol.) di gennaio, ha pronta per febbraio la Doppia Neuro (Russian Imperial Stout da 10% vol.). Turbacci, infine, ha in programma l’uscita nel mese di febbraio della Triple, da 8.5% vol.. In Campania, tra le novità ci sarà sicuramente la Russian Imperial Stout da 10% vol. del birrificio Okorei, chiamata Bombonera per omaggiare lo stadio del Boca Juniors dove giocava Maradona. I ragazzi di Lievito e Nuvole, invece, produrranno la Red Prater, una Vienna Lager, mentre Bonavena produrrà la Fight Blood, una Rauchen Bock da 7% vol. Il Birrificio del Sannio proporrà a sua volta la Nurca, birra da 6% vol. con grano Risciola e segale e l’utilizzo di mela annurca campana. Il birrificio Ventitré ha immesso nel mercato Lanormale, birra senza glutine da 5% vol., mentre Birrificio Irpino ha in uscita ben 4 birre: la Ramera (Strong Bitter da 5.3% vol.), la Toppole (Belgian Golden Strong Ale da 8.1% vol.), la Infinita (IGA con mosto di Fiano Di Meo da 6.5% vol.) e a febbraio la Ottantatrecento (AIPA da 7.3% vol.). In Calabria, Birra Zion ha pronte per l’inizio di febbraio la Yemayà (Ale caratterizzata da una marcata timbrica agrumata data dall’utilizzo in DH di bucce disidratate di cedro di Santa Maria del Cedro) e la Iroko (birra che prevede l’utilizzo di canapa sativa autoctona calabrese. presente con i semi nel mash, in bollitura e DH con i fiori). Il viaggio termina in Sicilia dove Yblon presenterà la Ridda, una IGA da 5.5% vol. con mosto d’uva Grillo (12%) fermentata con lievito di vino e luppolata in DH con Hallertau Blanc, e la Zen0, Tripel da 8% vol. brassata con scorza d’arancia, zenzero e coriandolo.