Nuove birre dall’estero: Anchor, Lost Abbey, To Øl e ‘t IJ
Movimentato, come sempre il tabellone delle nuove segnalazioni di birre dallo scenario internazionale. Prendiamola larga e partiamo, nella nostra rassegna dagli Stati Uniti: dalla costa più lontana rispetto all’Europa, quella pacifica.
A San Francisco, ha vissuto un’estate di fuoco la limited edition lanciata dalla Anchor sul mercato interno – e destinata a far parlare di sé anche in Italia – rielaborando la sua ricetta più classica: la Steam Beer (capostipite dello stile d’appartenenza), proposta in versione dry hopped con un mix di varietà tradizionali e nuove, per un profilo aromatico sfaccettato, a cavallo fra terrosità, erbaceo, agrumi e polpe fruttate drupacee.
Sempre in California, ma a San Marcos, Lost Abbey firma un’etichetta dal nome ricco di evocazioni pittoriche, la Madonna and Child (Vergine con Bambino): una Sour Ale con lime e sale, maturata in botti precedentemente impiegate nell’elevazione di vino rosso e tequila (quest’ultima piuttosto ben percettibile nel sorseggio). Vigoroso intreccio di note minerali, acide e fruttate, in un amalgama da 6,5 gradi alcolici.
Sbarchiamo da questa parte dell’Atlantico e dirigiamoci, per cominciare, in Danimarca. Dalla fucina To Øl, una bombarda da 13 gradi, la !!!PA: Simcoe & Mosaic, apripista della Shock Series, una linea di Ipa, Double Ipa e (così dichiarate) Triple Ipa, nella quale ciascuno dei tre filoni avrà stessa alcolicità, stessi lieviti e stesso profilo maltato, variando volta per volta il resto. In questa prima esecuzione, sostrati di mielato e frolla fanno da base a spessori alcolico liquorosi intessuti di scorze agrumate, resine (pino) e uva spina.
Infine, chiudiamo il giro nella vicina Olanda. Ad Amsterdam le sale cottura di ‘t IJ, dopo il successo, lo scorso anno, raccolto al suo debutto dalla Dubbelbock (un’interpretazione dello stile: 8.8 gradi con tocchi frumento, nonché di malti Rauch e Peated), tornano a scommettere su quel progetto, offrendone due versioni speciali: la Rauch Bock (soli 7 gradi ma un profilo affumicato più netto, esaltato dal frumento in quota accresciuta); e la Rye Bock (7.8 gradi), con malti di segale (come esplicitato nel nome), malto e frumento, il tutto reso più complesso attraverso il contatto con chips ricavate da botti di rovere per l’invecchiamento di whisky.