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Noir del birrificio Altotevere

Territorio stilistico non così battuto in ambito italiano, quello delle American Porter trova una sua esplorazione nella Noir, referenza appartenente alla scuderia Altotevere e firmata dal titolare (nonché orchestratore della sala cotte) Luca Tassinati. Nella ricetta figurano da un lato, in impasto, malti di vario genere (Pale, Monaco, d’avena, d’orzo tostato e decorticato) più roasted barley e avena; dall’altro, in luppolatura, gettate di Cascade e Centennial; quanto alla fermentazione, il tutto è affidato alle neutralità  e alla pulizia dei lieviti statunitensi.

Ne nasce una dark lady (in etichetta un coltello a serramanico sguainato in linea con un nome d’arte che allude al genere cinematografico) che esibisce alla vista un denso color ebano, acceso in bordatura da bagliori mogano e sormontato da una copiosa copertura di schiuma nocciola. È la premessa al naso che ti aspetti: caffè e orzo in tazza, cioccolato e liquirizia, frutta secca tostata, robuste venature erbacee (geranio), agrumate (chinotto) e resinose; naso il quale, a sua volta, introduce una bevuta di sostanziale coerenza, in cui i rientri olfattivi vanno a poggiare su una corporatura agile, supporto di uno svolgimento morbido in avvio (6,3 i gradi alcolici) e quindi via via più snello, fino alla chiusura sostanzialmente secca e di consapevole timbro amaricante. Il lato socievole del bere scuro.

Noir del birrificio Altotevere

Nazione: Italia
Fermentazione: alta
Stile: American Porter
Colore: ebano
Gradi alcolici: 6.3% vol.
Bicchiere: pinta
Servizio: 8-10° C