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Natavòta Lager del birrificio Kbirr 

 

Il marchio è quello di Kbirr, a Giugliano, Napoli; l’etichetta quella della Natavòta Lager. L’assaggio la trova rotondotta al naso; e idem sulla lingua, con l’impressione alcuni spessori di timbro grainy. Insomma, avevi in mente una bevuta e te ne trovi di fronte un’altra. Poi approfondisci e leggi la ricetta: malti Pils, Cara Pils, Vienna, Monaco: luppoli Saaz e Styrian Golding, per un ammontare, in amaro, di 27 IBU. E allora intuisci un’intenzione che non avevi contemplato: quella di una Märzen in edizione chiara e un po’ meno alcolica (qui siamo a 5.2) rispetto all’archetipo bavarese, forse una declinazione vicina a quella austriaca.

Il colore è dorato, la trama di lieve velatura, la schiuma di buona fattura. L’olfazione parla di panificazioni a breve-media cottura, di un caramello biondo, di tanto miele (acacia, zagara), di qualche tono floreale (biancospino), di una dorsale terrosa ed erbacea. Il gusto è discretamente bilanciato (corporeità di medio spessore, idem la bolla); l’iter palatale scorrevole (imbocco morbido, centro corsa snello, finale asciutto); la parabola amaricante sotto controllo; con la sola licenza di una granularità di timbro lievemente cruscoso a rendere l’appena citato avvio amaricante un pelo perentorio e a dirottare la sorsata verso suggestioni volutamente rustiche. 

Natavòta Lager del birrificio Kbirr

Nazione: Italia
Stile: Märzen
Fermentazione: bassa
Colore: dorato
Gradi alcolici: 5.2% vol.
Temperatura di servizio: 8-9 °C
bicchiere consigliato: biconico