Strano ma vero: il motore Guzzi per spillatore!
Che la birra contenga sostanze nutrienti ed energetiche è risaputo; che, col suo brio, stimoli la fantasia è fatto altrettanto noto. A volte sommando le due cose, si ottengono risultati che non finiscono mai di sorprendere. Accade così che a Mandello del Lario (in provincia di Lecco), culla della Moto Guzzi, che qui ha la sua sede, c’è addirittura chi ha concepito l’idea di utilizzare il vecchio motore di una moto col marchio dell’Aquila, un esemplare d’antan, datato anni Ottanta, per ricavarne un blocco… da spillatura. E così, le uscite un tempo relative a scarichi, cilindri e albero a camme sono oggi convertite in cinque rubinetti, tre dei quali assegnati alla birra (due Lager e una Weisse), più due ad altrettanti vini (un roso, un bianco).
Dove? Al bancone del bar “Al Ghezz”, ovvero, nel dialetto locale, “il “ramarro”: e già questo è un omaggio alla Guzzi, che negli anni Settanta presentò un prototipo (poi rimasto tale), proprio così battezzato. Coerentemente, l’interno del locale – titolari del quale sono Francesca Faggi e Diego Stroppa – non manca di riferimenti alla casa motociclistica che ha firmato modelli mitici come Condor e Falcone: a partire dagli sgabelli, ricavati da sedili e sellini. Anzi, le “citazioni” sono destinare ad aumentare: in cantiere (è il caso di dirlo), ad esempio, c’è il progetto di coprire la campana della macchina di miscelazione del caffè con un serbatoio.
Intanto è attivo il motore “da spillatura”: in origine era il cuore di una V35; il “Ghezz” lo ha avuto in regalo da un amico e poi alcune aziende della zona hanno realizzato su misura i pezzi che ci servivano per dargli nuova funzione e vita. L’ulteriore salto potrebbe essere il passaggio all’erogazione di birre artigianali (per adesso servite solo in bottiglia); e le candidature naturali non mancano. Ci vengono in mente, su due piedi, Motor Oli (Beba), Green Petrol (Brewfist) e Due Cilindri (Birrificio Del Forte); ma sicuramente la lista potrebbe ampliarsi facilmente.