Migdal Bavel di Extraomnes e Stillwater
Assaggi una Saison con passaporto vallone o fiammingo e dici: “Eh, certi stili, solo in Belgio…”. Assaggi una Saison come Migdal Bavel e dici: “Certo, però, anche in Italia…”. Graffiante, affilata, seduttiva; profumata e pungente, appagante e spedita; traboccante di sensazioni e insieme dannatamente elastica nell’impatto del sorso: un sorso che ha la superba e insidiosissima dote di ammaliare e poi scomparire, lasciandosi alle spalle un ricordo di sé al cui sortilegio non si può sfuggire e che condanna a una pena ineludibile: desiderarne ancora. Benedetto davvero l’incontro che – sull’ideale direttrice tra Marnate (Varese) e Baltimora (Maryland, Usa) – fece incrociare le strade di Luigi “Schigi” D’Amelio e di Brian Strumke, ponendo le basi per una collaboration beer firmata (come si dice) a quattro mani, Extraomnes & Stillwater, e assurta, da subito, nel gotha dei must di genere.
Di concezione al contempo ortodossa (i fondamentali organolettici sono paradigmatici) e fantasiosa (la ricetta prevede l’aggiunta di un infuso di mirra e pepe di Sichuan, la Torre di Babele (tale la traduzione dall’originale ebraico) scende nel calice srotolando opache liquidità dorate e tessendo schiume di perseverante aderenza. Poi porti le narici al bordo del vetro e il naso deflagra: qui la frutta (ananas, pesca), lì gli agrumi (lime), da un angolo sbuca il floreale (sambuco) mentre ovunque si allarga un ordito di trame speziate (mirra e pepe, sì, ma anche vaniglia e ginepro). A chiudere l’olfazione, impressioni balsamiche (menta), che introducono una bocca nervosa, asciutta, protesa verso un amaricante finale dry in cui, oltre a rivivere il pepe, si schiudono altre finestre aromatiche, di timbro rizomatoso (zenzero) ed erbaceo (genziana). Una girandola in 6.7 gradi alcolici.
Migdal Bavel dei birrifici Extraomnes & Stillwater
Colore: Dorato
Fermentazione: Alta
Stile: Saison
Gradi alcolici: 6,7°
Bicchiere: Calice a chiudere
Temperatura di servizio: 7-10 °C