Killer Queen del birrificio Hammer
Otto gradi mascherati con maestria assassina; cento e passa Ibu dissimulate a loro volta con abilità da incantatrice. Nome d’arte non poteva essere più azzeccato, per la Double Ipa che Marco Valeriani firma sotto le insegne di Hammer, marchio di Villa d’Adda (Bergamo) la cui cifra è già solida e chiara. Dunque ecco a voi la Killer Queen, bevuta tanto scorrevole quanto, di conseguenza, pericolosa. Agevolata – ce ne fosse bisogno – da un look pulito, luminoso e assai accattivante (il biglietto da visita delle ammaliatrici), dopo aver colpito l’occhio con le sue calde tonalità ambrate, fa il resto con l’olfatto, allargando i tentacoli seduttivi di profumi succosi e carnali: frutta tropicale (papaia, mango, litchi) e non (nettarina, pera); agrumi (pompelmo rosa); resine campestri e temi balsamici (eucalipto); fiori bianchi (biancospino, caprifoglio). Stordito e felice dall’abbraccio di quella spire odorose, non puoi far altro che bere; e lei affonda la lama dei suoi fianchi snelli, della sua corporeità longilinea e atletica, di una corsa veloce e ficcante, dal finale secco e incisivo, esaltato – nel post deglutizione – dal ritorno del viluppo aromatico intessuto dai numerosi luppoli utilizzati: Simcoe, Chinook, Centennial, Columbus, Citra e Amarillo. Ed è il colpo di grazia.
Killer Queen del birrificio Hammer
Fermentazione: Alta
Stile: Imperial Ipa
Colore: Ambrato
Gradi Alcolici: 8%
Bicchiere: Pinta
Servizio: 8-10°C