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Kuaska’s Questions: Diane Catanzaro, “Beer Drinker of the Year” 2007

Ciao Diane! Tu sei a mio avviso il bevitore, o meglio la bevitrice di birra con il sorriso più splendente al mondo.. Il tuo cognome è tipicamente italiano, hai ancora parenti che vivono nel nostro Paese?
Ho alcuni parenti alla lontana nella zona di Catanzaro, nella città di Tiriolo di cui era originario il mio bisnonno. Ma dopo che è venuto negli Stati Uniti e si è stabilito nella zona di New York-New Jersey si sono persi un po’ i contatti. Mio padre è tornato a Tiriolo qualche anno fa e ha provato a cercare qualcuno di questi parenti… chiacchierando con la gente del bar del posto, naturalmente!

Per favore, dicci qualcosa su di te e su come sei diventata così esperta di birre artigianali di qualità..
A farmi iniziare questo viaggio è stata la combinazione tra un palato ‘avventuroso’ e il fatto di frequentare un club dove si produceva birra artigianalmente. Ho sempre saputo che ci dovevano essere gusti più eccitanti in giro rispetto a ciò che era disponibile prima della rivoluzione della birra artigianale. Assaggiare nuove birre e visitare grandi (per qualità) birrifici e beer cafes soddisfa il mio concetto di avventura. Altri vorrebbero paracadutarsi da un aereo o scalare una montagna. Per me il brivido è scoprire e godersi una grande birra!

Ti ho incontrata in Belgio nelle vesti di insegnante di un gruppo di allegri studenti. Ti piace predicare la parola della birra di buona qualità alle generazioni più giovani?
Assolutamente… Oggi sto viaggiando in Belgio con un gruppo di 14 studenti universitari. Alcuni di loro sono miei “Scolari della Birra”: andremo a visitare  birrifici, assaggiare prodotti, e potranno scrivere le lore ricerche su di un aspetto qualsiasi legato alla birra, alla sua produzione, alla sua cultura, ecc.. Ieri un amico mi ha raccontato di essere stato a una degustazione di birra e di aver per caso sentito alcuni studenti universitari che si vantavano di essere stati a Cantillon! I miei studenti!! Ero così fiera di loro mentre me lo raccontava!

Raccontaci della tua esperienza al concorso “Beer Drinker of the Year“, compreso qualche aneddoto del prima e dopo vittoria..
Il concorso è un’occasione per mostrare che i bevitori di birra sono seri quando parlano di questa loro passione, ma sanno anche come divertirsi. Mette in luce la conoscenza della birra, la capacità di apprezzarla, talvolta anche con un certo senso di humor. Le finali si svolgono ‘live’ alla presenza di pubblico, e i giudici pongono ai concorrenti qualsiasi genere di domanda sulla birra, riguardo storia, stili, produzione, curiosità, ecc.. Non necessariamente vince chi ha più conoscenze, ma chi mostra una giusta combinazione di conoscenze, apprezzamento, personalità e ‘cuore’. Il meglio viene quando la gente, assistendo al concorso, scopre che i bevitori di birra non sempre corrispondono allo stereotipo che di solito si crede!

Questo prestigioso riconoscimento ha cambiato qualcosa nella tua vita?
Beh, gli ha davvero dato un senso di completezza, di realizzazione personale come amante della birra.. E’ stato come raggiungere il ‘beervana’!!

Conosci Matt Venzke, “Beer Drinker” dell’anno 2008?
L’ho incontrato solo una volta prima del concorso, a una degustazione. Abita a mezz’ ora da me. Proprio ieri sera lo hanno fatto membro onorario del nostro homebrew club, di Hampton Roads Brewing e di Tasting Society al nostro incontro al St George Brewing. Un vero osso duro nel mondo della birra, assolutamente degno della sua vittoria.

So che sei legata al Birrificio di Oskar Blues, che produce straordinarie ales in lattina.. dico bene? Se sì, per quale ragione ti piace questo birrificio?
Mio cognato fa marketing con Oskar Blues e abbiamo avuto piacere vedendo il loro successo. Sono un gran birrificio e brewpub, molto impegnati nel sostegno della comunità locale, persone per bene. Hanno scommesso che la gente avrebbe comprato una grande birra in lattina, e la cosa ha funzionato molto bene. La loro Ten-Fiddy Imperial Stout è incredibile!

Le birre artigianali statunitensi stanno diventando sempre più popolari e apprezzate in Italia. Quali sono i produttori e le birre che consigli ai nostri lettori?
Non so cosa sia disponibile in Italia, ma tra i birrifici artigianali americani che preferisco ci sono Dogfish Head, Allagash, Pizza Port e Jolly Pumpkin.

Al momento le birre artigianali italiane sono largamente disponibili negli Stati Uniti. Quali sono le tue preferite?
Nel Norfolk, la zona della Viriginia dove vivo, non abbiamo molte birre artigianali italiane in realtà. Amo la Sciresona e la Cassissona del Birrificio Italiano… sono birre secche, gustose, sorprendenti. Mi auguro di trovarle più spesso! Occasionalmente riesco a procurarmi la Wayan, la Super e la Nora di Le Baladin, mi piacciono davvero molto. La Super in particolare mi ha ricordato le birre belghe di Vapeur… mi chiedo se abbiano lo stesso lievito.. una birra veramente gustosa. Trovo buona anche la Panil Barrique, mi piacciono le birre acide. Racconto sempre alla gente del movimento della birra artigianale in Italia e loro rimangono molto sorpresi. La maggior parte delle persone negli Stati Uniti non ne ha la minima idea. Ma seriamente in Italia, a luglio, chiedi un vino rosso a temperatura ambiente o una bella birra artigianale italiana? Niente contro il vino, ma secondo me nulla è più rinfrescante di una buona birra.

Grazie mille Diane.. ci vediamo a San Diego per la World Beer Cup?
Sfortunatamente niente World Beer Cup… comunque a Portland, a luglio, per il festival della birra artigianale!!!