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In cerevisia veritas del Birrificio dei Castelli

Incisiva, fresca, bilanciata. Questa IGA firmata Birrificio dei Castelli (Arcevia, Ancona) le ha tutte, ma proprio tutte, per farsi valere come bevuta anche estiva; e ciò in barba sia ai 6.5 gradi alcolici (non tanti, ma neanche pochi) sia alla lunghezza del suo nome: In cerevisia veritas (immaginatevi di chiederla a un bancone). Nome che, d’altra parte, è oggettivamente bello: tanto quanto facile da bere risulta la birra. E allora, chi se ne frega del resto, godiamocela e basta!

Prodotta sulla basi di un mosto da malto Pils e arricchita, in whirlpool, con un 30% di mosto fiore estratto da acini di Verdicchio (l’azienda partner è la cantina Broccanera, sempre ad Arcevia), sul banco di mescita si presenta con un colore paglierino tenue, un aspetto lievemente velato e una schiuma bianca non tracimante (né incrollabile) ma molto fine. Poi c’è il naso: cereale fresco, mollica di pane, mineralità a nastro, frutta a pasta bianca (mela, pera), un tocco maliziosamente mandorlato. Lo stesso che torna al palato, quando ci si tuffa in una bevuta agile, nervosa, dannatamente agibile in virtù di una corporatura leggera, di una bollicina sottile ma viva e di una bella dorsale acida, che – mai intralciata da capricci amaricanti (12 le IBU) – accompagna il sorseggio verso un finale di secca pulizia. Refrigerio e, insieme, prima vertigine etilica: praticamente il nirvana.

In cerevisia veritas del Birrificio dei Castelli

Nazione: Italia
Fermentazione: alta
Stile: Italian Grape Ale
Colore: paglierino
Gradi alcolici:  6.5% vol.
Bicchiere: tulipano
Servizio:  7-9 °C