In un catalogo decisamente ben assortito sotto il profilo stilistico, quale quello della scuderia piemontese Filodilana (Avigliana, Torino), trova naturale collocazione un prodotto fantasioso come la Gina: un’alta fermentazione dal temperamento di fondo sostanzialmente neutro (la luppolatura è affidata, a fine bollitura e con cautela, allo statunitense Pahto; la conversione alcolica avviene sotto la guida di un giudizioso US-05); ma che vede la propria personalità sbocciare, con esuberanza, attraverso un copioso ricorso a ingredienti speciali.
In particolare ispirandosi alle botaniche che ricorrono nella preparazione del gin tonic: ginepro, coriandolo, scorze di limone e bergamotto fatti calare a loro volta nel mosto in caldaia, poco prima di spegnere la fiamma; succo di limone aggiunto in tino, al momento di inoculare il lievito, così come genziana, china, angelica e cardamomo (questi però sotto forma di infuso, estratto per 10 minuti in acqua a 100 °C).
Rifermentata in lattina, al banco di mescita la birra presenta un bel colore dorato, un aspetto pulito e una discretamente copiosa schiuma bianca; mentre al naso offre una profumazione ampia e vigorosa, nella quale, accanto agli apporti delle essenze utilizzate in conferimento diretto, troviamo spunti di pasta frolla e mela Golden.
Quanto all’assaggio, il palato regala una sorsata scorrevole (a dispetto degli 8 gradi alcolici avvertibili mediante il calore, peraltro garbato, che accompagna la deglutizione): e ciò grazie a una corporatura leggera, a una carbonazione vitale, a un andamento snello in avvio e secco in chiusura, sottolineando qui un piglio risolutamente amaro condito da un ricciolo di piccantezza. Curiosa e accattivante.
Gina del birrificio Filodilana
Nazione: Italia
Fermentazione: alta
Stile: Spiced Beer
Colore: dorato
Gradi alcolici: 8% vol.
Bicchiere: calice a chiudere, pinta
Servizio: 9-10 °C