Nel diffuso risveglio d’interesse generale per le basse fermentazioni, il team di Busalla (Savignone, Genova) propone una sua interpretazione della German Pils, registrata sui 4.8 gradi alcolici e incentrata sulle morigerate virtù del paniere di ingredienti tipici della tipologia: il malto omonimo; i luppoli di rigorosa estrazione continentale (nella fattispecie Northern Brewer, Tettnanger e Saphir, quest’ultimo in late hopping); il lievito (qui il ceppo targato Weihenstephaner) appropriato a mantenere quel profilo fermentativo neutro che lasci cantare le voci sensoriali del cereale e dei luppoli.
Ebbene, comunicate le doverose premesse, eccoci alla cronaca dell’assaggio. L’aspetto è canonico: un paglierino carico, appena screziato da velature e sormontato da un bel copricapo di schiuma ampia, fitta, durevole; il ventaglio olfattivo è identitario: orzo fresco, crosta pane appena imbiondita, miele dolce, erba tagliata, fiori di campo (camomilla), un che di resinoso (incenso). Il sorso, poi, è compagnone, deliziosamente bavarese (cioè socievole e ciarliero: secondo gli altri tedeschi un po’… italiano), fluido e senza strappi o passaggi accidentati, nel suo scalare dall’avvio morbido al centro-bocca secco e già amaricante (33 le Ibu), per poi culminare in una chiusura asciutta e nitidamente (quanto gentilmente) luppolata.
Pils del birrificio Busalla
Nazione: Italia
Fermentazione: bassa
Stile: Pilsner
Colore: paglierino
Gradi alcolici: 4.8% vol.
Temperatura di servizio: 6-8 °C
Bicchiere consigliato: calice a chiudere